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Tatticamente parlando: Napoli-Pescara 3-1

L’atteggiamento del Pescara, che tanto aveva messo in difficoltà il Napoli all’andata, è stato riproposto in maniera quasi del tutto uguale da Massimo Oddo.

Il Napoli vince contro il Pescara con il punteggio di 3-1, conquistando tre punti fondamentali in classifica. Agli azzurri, brillanti per quasi la totalità dei 90′, bastano i tre gol messi a segno nella ripresa. Vincere queste partite non è mai scontato, come amaramente la partita di andata contro gli abruzzesi ha insegnato. Sarri ha dimostrato di aver fatto tesoro di quel passo falso, schierando un inedito centrocampo leggero con Zielinski e Jorginho in coppia, oltre ad Hamsik. Solitamente il tecnico toscano rinuncia molto raramente in contemporanea alla fisicità di Allan e Diawara. Oddo ha invece optato per un sorprendente, ma forse neanche troppo conoscendolo, 3-4-3 spregiudicato. Dopo un primo tempo bloccato per gli azzurri, la partita si è sbloccata al primo minuto della ripresa con un colpo di testa di Tonelli su assist da fermo di Jorginho. Questo ha cambiato le carte in tavola, con il Napoli che è riuscito subito a mettere al sicuro il risultato con il raddoppio di Hamsik.

Successivamente, Sarri ha scelto di far riposare Zielinski e recuperare fisicità inserendo Allan, riuscito anche a realizzare l’assist per il gol del 3-0 di Mertens. Oddo non ha snaturato la propria squadra nonostante lo svantaggio, proponendo variazioni esclusivamente dal punto di vista degli uomini ma non dal punto di vista tattico, considerando anche che il Napoli ha continuato ad attaccare. Ultima chicca, il cambio di Ivan Strinic con l’inserimento di Maggio e lo spostamento di Hysaj a sinistra. Purtroppo, nell’unica diagonale difensiva effettuata dal lato opposto a cui è abituato a giocare, l’albanese ha causato il calcio di rigore che ha portato sull’1-3 il Pescara. C’è da lavorare, ma sicuramente Sarri, con Ghoulam out, potrebbe riproporre questa soluzione in futuro.

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