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Tavecchio: “Non vorrei essere nei panni di chi è in federazione”

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Carlo Tavecchio, dirigente ed ex presidente FIGC.

“Campionato? Bisogna sapere se è confermato quello che è successo al Genoa. Se come pare sarà confermato c’è poco da discutere, 14 positivi creano un problema notevole. Ci sono due conflitti in atto, uno per la salute e una per l’economia del calcio. Si sono perse entrate da abbonamenti e da stadio, mantenendo gli attuali costi gestionali credo che si andrà verso il default. Questo non lo dico io, sono principi elementari di economia. Di fatto, se si chiude il campionato, lo scenario è questo. Il campionato non sarebbe più regolare, sarebbe falsato: c’è chi non può schierare gli 11 in campo.
Occasione persa per ridurre squadre in Serie A? Lo dico da tempo che la madre delle battaglie era la riforma dei campionato. Servivano 18 squadre in A, 18 in B. Immaginiamo poi la fine che possa fare la Nazionale. Sarebbe un’assoluta miopia dal punto di vista organizzativo. A meno che non si sospenda il campionato per 14 giorni e poi riprendere, sarebbe una sorta di lockdown. Bisogna vedere cosa succede con i tamponi del Napoli: in caso di positività non vedo come si possa non sospendere.
Girone d’andata normale e poi playoff e playout? Non sono più in Federazione, c’è chi sta lavorando bene e io non vorrei essere nei loro panni. Qualsiasi decisione è drammatica”.

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