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Ancelotti: “Non esiste Ancelottismo, mio calcio meno identitario rispetto a Sarri e Guardiola”

Ancelotti

Gentili Lettori benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Carlo Ancelotti

 

Il mio umore è buono perchè finalmente sono rientrati tutti i giocatori dalle Nazionali, purtroppo c’è stato l’infortunio di Chiriches che mancherà per un po’.

Con la sosta abbiamo avuto la possibilità di analizzare bene la sconfitta di Genova, l’inizio è stato buono, il problema è stato dopo aver preso goal.

Abbiamo subito tanti goal ma siamo una delle squadre che ne ha subite di meno, dire che la fase difensiva del Napoli è deficitaria è sbagliato, bisogna stare attenti ai minimi particolari ma contro squadre di livello la fase difensiva è stata buona.

Mertens o Milik? Non ho ancora deciso perchè sono entrambi nelle stesse condizioni, hanno giocato entrambi 90 minuti con le nazionali e ieri sono arrivati molto stanchi.

La treccani ha inserito il neologismo Sarrismo, c’è anche un Ancellotismo? “Se non lo hanno mai tirato fuori vuol dire che non c’è. Da sempre Sarri e Guadiola hanno avuto una filosofia precisa. Il mio calcio è meno identitario, mi piace il calcio offensivo ma bisogna anche saper difendere, se si può difendere con il pressing alto va bene, ma si può difendere anche bassi.”

“Le mie idee non sono per forza in contrapposizione con quelle di Sarri, non voglio che la squadra dimentichi quanto fatto fino ad ora, specialmente per quanto riguarda la fase difensiva, per quanto riguarda l’attacco invece preferisco verticalizzare di più.

Non sono qui solo per valorizzare la rosa, voglio raggiungere obiettivi importanti e per farlo sarà importante anche la valorizzazione della rosa, Ounas per esempio ha giocato un gran secondo tempo a genova.

Non mi arrabbio mai? Con i giocatori mi sono arrabbiato a Genova, con voi non so se mi arrabbierò.

La priorità adesso è la Fiorentina, poi metterò in campo la miglior formazione per vincere con la Stella Rossa.

Per quello che avevo preventivato sono molto contento di essere qui.”

Sulla Fiorentina: “Ha fatto bene in queste due partite, ha giocatori bravi e pericolosi. Dobbiamo concentrarci su quello che vogliamo fare noi come sempre, rispettando l’avversario per l’organizzazione che ha. Dobbiamo far bene per la nostra autostima che s’è abbassata un po’ dopo Genova”.

Ancelotti mi affida le chiavi del Napoli? È una dichiarazione che mi inorgoglisce molto.

il Napoli ho letto che è la squadra che corre meno, la distanza totale è stata inferiore di 1400 metri, ma se facciamo il calcolo abbiamo corso meno degli avversari di 50 metri a giocatore, ma nell’alta intensità ne abbiamo fatti di più. Sono 50 metri di corsa lenta o camminata, non si giudica da questo se una squadra non è in condizione.

Insigne? Sta bene, non avendo giocato la seconda partita è fresco e motivato. Domani comunque riposa, fino alle 18, poi si vede (ride ndr)

Abbiamo lavorato bene in questi due mesi, potevamo evitare la sconfitta ma abbiamo avuto un calendario difficile e lo sarà ancora, abbiamo 6 punti ma potevamo averne 7.

Scudetto? Non ci pensiamo, proviamo a vincere le gare, ora è presto siamo all’inizio.

Verdi può giocare sia a destra che a sinistra, in un modulo diverso può giocare anche dietro la punta.

Preoccupato per la Nazionale? “In questo momento il calcio italiano non esprime valori individuali di livello, è fuori discussione. Serve tempo, pazienza, il lavoro di Mancini è duro, difficile. Molti giocatori giovani impiegati non hanno esperienza internazionale”.

Cosa le piace di più di Napoli?” La vista. Alcuni paesaggi sono unici al mondo”.

 

 

 

 

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