Serie A

Antonio Conte prima di Napoli-Genoa: “Il mio mantra? Testa, cuore, gambe e… resilienza”

Antonio Conte: mancano 3 passi alla realizzazione del 4° sogno: “Amma’ fatica? Dobbiamo continuare, finire il lavoro”

Conte:”Amma’ fatica? Dobbiamo continuare, finire il lavoro. In maniera seria, come fatto fino ad oggi. Cosa mi dice la città? Questa settimana sono stato più a casa (ride ndr) vedo grande responsabilità da parte del tifoso, sto trovando molta maturità nella gente, che dice grazie, vuol dire che il lavoro che stiamo facendo è apprezzato. Noi ne siamo felici. Lobotka? Ieri è rientrato in gruppo, abbiamo domani mattina per la rifinitura. Ha esperienza e maturità, centrocampista adatto ai nostri ingranaggi. Non vorrei farne a meno. Neres? Ieri è tornato ad allenarsi parzialmente, può venire in panchina anche per assaggiare l’atmosfera. È importante. Buongiorno? Ancora fermo, dobbiamo aspettare. C’è più difficoltà come con Juan Jesus che vorrebbe recuperare. Ha molta voglia che  apprezzo tanto. Se resto oppure no? In questo momento il tifoso non mi fa questa domanda (ride ndr) proveremo a vincere con tutte le nostre forze. Il resto è noia.. (ride ndr). Se siamo abituati alla pressione? Comunque ci sarà, dovremo essere bravi a indirizzarla in modo positivo. Le prossime due le faremo in contemporanea con l’Inter ed è meglio in generale. Noi siamo concentrati su di noi. Il Genoa verrà qui a giocare la partita, per fare bella figura. La gara dell’andata: abbiamo fatto riflessioni. Alcune cose fatte bene – nel primo tempo – altre no. Noi ci giochiamo la vita: loro non deporranno le armi. Ci sono stati dei secondi tempi dove hai sofferto di più con la paura di subire il pareggio, altre (Inter, Juventus, Torino) con un buon secondo tempo. Fa parte di un percorso di crescita di questi ragazzi. Ora è il punto che bisogna giocare tre finali e attraverso il lavoro avere la forza di continuare a fare quanto fatto fino a ora.  Il mio mantra? Quello del mio libro: testa, cuore,gambe. Ci credo e lo sostengo. Tutto parte dalla testa. Aggiungo qualcosa che si sta perdendo: essere resilienti, andare oltre l’ostacolo. Se arriva la fatica spesso si molla”.

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