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Benitez integralista? Nulla di più falso. Ecco le prove….

Essere rigidi e non cambiare mai idea è sinonimo di ignoranza. Benitez viene accusato

del fatto di non cambiare mai il suo credo tattico, il 4-2-3-1. Nulla di più falso. Il tecnico spagnolo, dalla prima straordinaria stagione alla guida del Valencia, ha sempre adattato lo schema tattico alle qualità dei suoi interpreti. La verità è che il tecnico azzurro ha avuto una sola costante nella sua carriera, la difesa a quattro. Il Valencia dei miracoli adottava un elastico 4-4-2, così come il primo Liverpool. Il Liverpool-bis, quello che per intenderci vinse la finale di Champions League contro il Milan, è stato, sulla carta, lo schieramento più difensivo mai adottato da Benitez. Rinuncia ad un attaccante, inserisce un uomo come Mascherano in mezzo al campo e concede maggiore libertà a Gerrard sulla trequarti. La stagione successiva, la prima in Italia, è stata la prima annata in cui l’attuale tecnico del Napoli non ha schierato esterni alti. Il 4-3-1-2 il modulo adottato con tre centrocampisti e un trequartista, Sneijder dietro le due punte Milito ed Eto’o. La stagione che lo ha visto nuovamente alzare al cielo una coppa, vincendo l’Europa League, questa volta alla guida del Chelsea, è stata sostanzialmente la prima in cui il buon Rafa ha adottato il vestito che ha poi cucito addosso al Napoli, il 4-2-3-1.

E sfatiamo un altro mito, non è nemmeno vero Benitez non prediliga un uomo di qualità in mezzo al campo. Baraja ha deliziato con le sue giocate e con i suoi inserimenti, la stagione del Valencia, un calciatore della tecnica sopraffina come Xabi Alonso, quelle del Liverpool. Anche nell’ultima stagione vissuta al Chelsea, prima di approdare a Napoli, Rafa Benitez nei due di centrocampo, alle spalle della fenomenale batteria Mata, Ramires, Oscar, Torres, schierava un uomo tecnico come Lampard.

Queste osservazioni ci inducono a trarre la conclusione sia molto difficile cogliere le strategie di mercato del Napoli. Il partenopei sono un cantiere aperto da anni, ma dall’estate scorsa hanno un nuovo direttore dei lavori, Rafa Benitez. E visto che i primi mattoni sono stati Mertens, Callejon, Reina ed Higuain, non ci resta che lasciarlo lavorare con estrema fiducia.

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