Scuola di Giornalismo Sportivo

Corso di giornalismo sportivo: Allegri vs Sarri

Ferdinando Verde, partecipante al corso organizzato da 100x100Napolo.it, ha analizzato il profilo dei due tecnici.


Il duello tra Juventus e Napoli comprende anche la sfida tra due allenatori, Sarri e Allegri, entrambi toscani, ma completamente opposti e diversi tra loro.
Infatti anche Napoli e Juventus giocano in modo molto diverso.
Anche grazie all’aiuto dell’opinionista Mario Sconcerti noi possiamo suddividere due tipi di allenatori: quelli che allenano il gioco, che tentano una diversità e che quindi cercano un interprete adatto al proprio metodo come Sarri che viene visto come uno sperimentatore di vita cercando una soluzione unica e il suo concetto di calcio deve nascere nel particolare e diventare universale, facendo sembrare che il suo compito sia finito al fischio d’inizio; E quelli che allenano i giocatori mescolando la propria rosa per scegliere quelli più adatti a fare la squadra come Allegri, in sostanza tecnico universale, che gioca partita per partita e che molto spesso si rivela superiore ad altri essendo sempre dentro il match fornendo valide soluzioni anche a partita in corso e cercando di gestirla.
Un dato importante che ci dimostra questa tesi è che l’allenatore del Napoli ha utilizzato il 25% in meno dei giocatori rispetto all’allenatore bianconero e il 30% in meno rispetto alla media del campionato.
Sarri a differenza di Allegri non gli basta che un giocatore sia in forma ma questo per giocare deve conoscere i movimenti alla perfezione che servono al suo schema.
Il metodo dell’allenatore partenopeo può essere a tratti vantaggioso e a tratti svantaggioso: Svantaggioso perché calcolando che il Napoli si ritrovi a combattere per tre competizioni, il non ruotare di giocatori e di modulo può far si’ che scenda in campo una formazione stanca sia dal punto di vista fisico che mentale e che favorisca le contromisure delle squadre avversarie.
Un esempio importante che dimostra questa concezione filosofica è il periodo in cui il Napoli dopo l’infortunio del suo attaccante Milik, nonostante sia rimasto solo con un’unica punta ovvero Gabbiadini, che come ha dimostrato in questi mesi non era completamente adatto al 4-3-3 di Sarri, il mister non ha cambiato modulo inserendo notevoli volte Mertens come falso 9 che inizialmente non riusciva a svolgere alla perfezione quel ruolo.
Ma tutti elogiamo Sarri perché vediamo un Napoli che quando si trova in un’ottima forza fisica è infermabile, una macchina perfetta dove i giocatori si trovano alla perfezione.
Nonostante tutto, l’opinionista Sconcerti e molte persone che seguono e vedono il calcio da una vita, si schierano a favore del tecnico del Napoli vedendo in lui un vero maestro di gioco.

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