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“GENERAZIONE ANZIA”: UN FARO SU ADOLESCENZA E DISAGIO, DALLE VOCI DEI RAGAZZI AGLI ESPERTI

Il libro di Emanuela Ambrosino e Marianna Bruschi, nato dal successo del podcast di Sky TG24 e edito da Santelli, offre storie, analisi e strumenti per comprendere e affrontare l’ansia giovanile

Un testo per ragazzi, genitori ed educatori. La presentazione al Tennis Club Napoli nel pomeriggio del 20 maggio con tanti ospiti.

L’ansia giovanile è un grido d’allarme che risuona sempre più forte nella società contemporanea. A raccoglierlo e dargli voce sono Emanuela Ambrosino e Marianna Bruschi, giornaliste e autrici di “Generazione AnZia. Le storie e gli esperti“, un libro edito da Santelli Editore in collaborazione con Sky TG24. Il volume nasce dall’omonimo podcast di successo, un progetto che ha saputo intercettare un bisogno profondo: quello di comprendere il malessere che serpeggia tra gli adolescenti di oggi.

L’idea del podcast, e di conseguenza del libro, prende le mosse da un dato allarmante diffuso dall’UNICEF: nove milioni di ragazzi tra i 10 e i 19 anni soffrono di disturbi legati alla salute mentale, e nella metà dei casi si tratta di ansia e depressione. “Questo numero – come ha sottolineato Marianna Bruschiè stato la scintilla che ha acceso la necessità di approfondire, di capire chi sono questi giovani e cosa si cela dietro la loro sofferenza. L’ansia, in particolare, è emersa come un denominatore comune, un filo rosso che lega esperienze diverse di disagio, dagli attacchi di panico ai disturbi alimentari”.

Generazione AnZia” non è un semplice saggio, ma un mosaico di esperienze dirette e analisi qualificate. Il cuore del libro è costituito da una selezione di storie di ragazzi che hanno vissuto sulla propria pelle il peso dell’ansia. Storie scelte con cura, per aiutare altri giovani a ritrovarsi condividendo il proprio stato d’animo.

Accanto alle testimonianze dei protagonisti, il libro offre un prezioso contributo di esperti – psichiatri e psicoterapeuti – che forniscono chiavi di lettura e strumenti concreti per affrontare la quotidianità di queste situazioni, rivolgendosi non solo ai ragazzi ma anche ai loro genitori. Tra gli esperti intervistati nel libro figurano nomi autorevoli come Massimo Ammaniti, Carmela Bravaccio (presente anche alla presentazione napoletana del libro), Maria Antonella Costantino, Matteo Lancini e Stefano Vicari. La prefazione è affidata allo psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli, noto per i suoi studi sulla medicina psicosomatica e la sua capacità di comunicare temi complessi al grande pubblico.

Emanuela Ambrosino, giornalista scientifica di Sky TG24 con una lunga esperienza nei temi della salute e della scuola, sottolinea un aspetto cruciale emerso dalle storie raccolte: “L’importanza vitale di “chiedere aiuto”. Un appello rivolto sia ai giovani che ai genitori, affinché imparino a farlo “il prima possibile, appena intravedono un malessere”. “Chiedere aiuto, precisa Ambrosino, non significa necessariamente rivolgersi subito a uno specialista; può essere anche un dialogo con un vicino, un altro genitore, un compagno. L’essenziale è rompere il muro del silenzio e della vergogna. Quando necessario, però, è fondamentale “affidarsi ad uno specialista e fidarsi di quella persona”, senza mettere in dubbio le indicazioni terapeutiche, che possono includere anche percorsi di ricovero o supporto farmacologico”.

Il libro, come il podcast da cui trae origine, vuole essere uno strumento agile e accessibile. Le autrici, stanno portando “Generazione AnZia” in un tour di presentazioni in tutta Italia, da Milano a Roma, fino a Napoli. L’incontro si è tenuto il 20 maggio presso il Tennis Club Napoli, moderato dalla giornalista de “Il Mattino” Mariachiara Ausilio e con la partecipazione della Prof.ssa Carmela Bravaccio, Direttore di Neuropsichiatria Infantile della Federico II.

L’obiettivo è raggiungere direttamente i ragazzi, veri destinatari di questo lavoro, ma anche sensibilizzare famiglie, scuole e istituzioni sull’urgenza di un’attenzione rinnovata alla salute mentale delle nuove generazioni. Il libro accende una luce sull’ansia giovanile, offrendo non solo analisi, ma anche speranza e percorsi possibili per affrontarla. Un invito a non sentirsi soli, a cercare supporto e a comprendere che dal disagio si può uscire, più consapevoli e più forti.

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