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Intervista esclusiva al Maestro Bruno Pesaola

 Metti un pomeriggio di fine estate con il vento che aggroviglia il cielo azzurro di nuvole e sole, metti una casa sospesa tra terra e mare con il San Paolo così vicino che ti sembra quasi di poterlo toccare, metti un uomo che ha attraversato due secoli di calcio ed avrai una panoramica straordinaria su passato presente e futuro del Napoli.

Il Petisso non spreca le parole, alla sua età si conosce il valore di tutto, non divaga ma ė un fiume in piena : ” Benitez? Ha vinto ovunque ė andato. Un allenatore per fare bene il suo lavoro deve dare prima la sua impronta tattica alla squadra ma poi deve essere un ottimo motivatore perché la componente psicologica ė fondamentale nel calcio. Higuain? Ė giocatore vero, dialoga con i compagni, partecipa all’azione, farà tanti goal ma ne farà fare altrettanti, quando invece hai un solo terminale offensivo se si blocca sono guai, io avevo Savoldi che era un grande attaccante ma quando non era in giornata dovevo pregare che accadesse qualcosa. Hamsik? Ė un campione ed ora si sente anche più libero di esprimere la sua intelligenza tattica. Insigne? Tra uno o due anni sarà il migliore di tutti ma deve crescere e bisogna stare attenti ha tutti gli occhi puntati, a Napoli non ė facile, il pubblico da tanto ma pretende tanto. Il Turn Over? In una partita contro la Juventus Montefusco era stato il migliore in campo, 9 gli avevano dato in pagella, in quella successiva l’ho tolto dalla formazione, lui piangeva, non capiva, il Napoli vinse 4-1. Conta solo la squadra non bisogna innamorarsi dei calciatori. I Procuratori? Un giorno il Presidente Lauro mi convocò nel suo ufficio e mi diede un mazzo di chiavi in mano chiedendomi di scendere giù in garage per controllare di quale auto fossero, non lo ricordava più. Le provai tutte, poi trovai quella a cui appartenevano, erano di una Ferrari ed era mia ma non la presi, la scambiai con dei campi dove poter coltivare fiori, non ho mai avuto intermediari con i Presidenti ho sempre parlato direttamente. Questo può essere l’anno buono per il Napoli? Avevo posto come spartiacque la partita con il Milan ed abbiamo visto come ė andata..” Sorride sornione e non aggiunge altro,la scaramanzia appiccicata addosso come una seconda pelle non consente di più ma lo sguardo ė più eloquente di mille parole e se lo pensa lui c’è da fidarsi.

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