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Io sono un pirata. Io non sono un signore.

Così uguali eppure così diversi, entrambi protagonisti degli ultimi anni calcistici napoletani, hanno scelto di salutarci attraverso le pagine di un quotidiano. Morgan il pirata tumultuoso e carnale tra i pali, leader in campo e nello spogliatoio, autore di parate spettacolari ed amnesie al cardiopalmo. Uomo vero e sincero, dalla parola facile in un mondo di muti con un gesto inatteso, e per questo ancora più apprezzato, ha acquistato pagine di giornali per dire ciao e ringraziare i tifosi azzurri toccando il cuore di tutti. Edi il matador che ha segnato 104 splendidi goal, atleta straordinario, l’avatar del calcio, realizzatore di triplette e vittorie indimenticabili ha seguito la stessa strada, parole simili ma dal sapore diverso. Quelle di Cavani suonano in falsetto forse perché già sentite, arrivano in ritardo. Sarà che il cuore corre piu’ della ragione e quasi sempre vince. Ciao Morgan, uno di noi. Ciao Edi.

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