Serie A

Juventus-Milan big match? Ziliani ci va giù duro.

Juventus-Milan sarebbe dovuto essere il big match della sesta giornata, in realtà è stata una partita noiosa 

Il giornalista Paolo Ziliani la commenta così su X

La Roma di Gasp in vetta, Modric e De Bruyne migliori attori protagonisti, Chivu ispirato,

Tudor nel pallone, Leao sciagura e l’osceno spettacolo di Juventus-Milan: in Serie A tutto quanto fa spettacolo

Mentre Gasperini in giallorosso sta compiendo un autentico miracolo e mentre Allegri a dispetto di Modric ricade nel suo solito vizio del non gioco, gli interrogativi che aleggiano sinistri sono tanti:

da Leao che torna sulla scena facendo danni e rimettendo in discussione i nuovi e migliori equilibri raggiunti dal Milan a Tudor che insiste nel dire che la Juventus stia giocando ottime partite. In quale film?

Sarà che assistere a Chelsea-Liverpool 2-1 sabato pomeriggio su Sky (vero e proprio capolavoro di arte del football) mi aveva proiettato in un’altra dimensione lasciandomi l’idea che il gioco del calcio fosse quello appena mostrato dalle squadre di Maresca e Slot;

sta di fatto che ieri, alla fine del primo tempo di Juventus-Milan 0-0, la domanda che mi ronzava in testa era a chi dovessero rivolgersi gli spettatori accorsi all’Allianz Stadium per chiedere il rimborso del biglietto e a chi dovessero rivolgersi invece gli abbonati di DAZN.

Non si capiva infatti come potesse essere definita e classificata la mostruosità andata in scena tra la Juventus di Tudor e il Milan di Allegri.

Di sicuro gli sventurati spettatori e telespettatori avevano assistito a 45 minuti di noia mortale; e non è che andando avanti le cose siano poi migliorate granché.

La partita di questo strano sport interpretato da Juventus e Milan è rimasta di una bruttezza unica anche se almeno il Milan ha smesso di giocare a ciapanò (come invece ha continuato a fare la Juventus) provando persino, per ben tre volte, a tentare di fare gol: senza riuscirci peraltro per propria dabbenaggine.

Ma se questo è l’appeal e se questa è l’immagine che il calcio italiano intende esportare nel mondo per rilanciare il suo ammaccato brand, cari Gravina, De Siervo & company auguri e figli maschi.

Perchè non è la pirateria, ma è la cialtroneria che uccide il calcio. E i cialtroni sono quelli che tirano in ballo, appunto, la pirateria…

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