Le pagelle di Napoli-Genoa
Due principi azzurri per svegliare
Il bello addormentato nel Maradona.
Il Napoli del primo tempo della partita contro il Genoa dorme, come Aurora, non si era punto con un fuso ma era schiacciato dalla pressione alta del Genoa.
Si poteva pensare alla stanchezza post Champions per spiegare quel giro palla lento e la gara sotto ritmo
ma il finale brillante e di forte impatto fisico ha smontato questa teoria:
Non era questione di stanchezza ma di uomini non in palla.
Poi, il colpo di scena.
Mentre intorno al Maradona cresceva fitta e frettolosa la boscaglia dei mormorii e si oscurava il cielo…
Ecco che arrivano un re e il suo cavaliere.
Sir Spinazzola e King De Bruyne, spezzano i rami secchi e la luce illumina il Maradona.
Due baci e il Napoli si sveglia e vince.
La delusione dell’aspettativa:
“Chi sperava in un nostro passo falso dovrà aspettare ancora”
Dirà poi Antonio Conte
Et fiat lux e la saggezza contadina:
La luce non si può spegnere e Kevin De Bruyne non può restare seduto in panca.
Il mister spiegherà anche questo:
Se risparmi qualcosa prima,
poi dopo te lo trovi.
Ci mancano i clean sheet. Ci eravamo affezionati:
Una macchia fastidiosa che non vuole togliersi, quel golletto( o anche di più) preso ad ogni partita.
Pensate che il mister non dia la sua interpretazione alla situazione? Vi sbagliate.
Ne parla eccome e dice più o meno così:
Con lo scudetto sul petto e nell’ambito del progetto di crescita dobbiamo giocarcela sempre anche rischiando qualcosa ma…
C’è un ma che è un fatto
tutto questo succede da quando non c’è Rrahmani.
Si perdono pezzi:
Politano e Lobotka cadono come foglie d’autunno.
Dinamiche diverse stesso finale. Non che le altre squadre se la passino molto meglio
ma a noi che ce ne importa degli altri?
Scherzo,
il calcio ormai ha una componente di impatto fisico enorme per non parlare di quando si accumuleranno anche troppe partite.
Però da queste parti gli infortuni incominciano a diventare tanti.
Conte 7 Mantiene il primato e l’imbattibilità a casa.
Fa delle scelte necessarie per portare il più alto possibile il livello di tutta la rosa.
Fantastica l’uscita dal campo al termine della partita.
Chiedetegli se è felice.
Milinkovic Savic 6.5 Se prendi un gol non meriti un voto altissimo ma quel lancio sul piede di Spinazzola è fantastico.
Di Lorenzo. 6.5 Entra tanto dentro il campo e un palo infame gli nega il gol. In evidente crescita.
Beukema 5.5 In Champions era stato perfetto, con il Genoa si fa fregare.
J Jesus 6.5 Immarcescibile. Altre 100 di queste maglie. Esagero? Ma scusate non si chiama Jesus?
Olivera 5 Non va.
Anguissa 7 All’inizio era Frank poi è tornato Zambo.
Aveva una promessa da mantenere e l’ha mantenuta.
Lobotka 6 Udite! Udite! Il magnifico rettore aveva sbagliato un passaggio prima di infortunarsi. Guarisci presto.
McTominay 6 Molto meglio. Sta tornando. Benissimo nel finale dove fa valere il fisico.
Politano 6 l’unico che si salva nel primo tempo.
Poi si fa male.
Hojlund 7 Sir Leonardo e King Kevin spezzano i rami secchi e il secondo principe azzurro bacia il Napoli,
Neres 5 Non è solo una questione di destra o sinistra, non si accende proprio.
De Bruyne: 7.5 La luce
Spinazzola 7.5 Lui è uno di quelli rigenerati da Conte.
“Ci ho messo sei mesi per entrare nella sua testa, ora ci capiamo benissimo”
Dirà, parlando di Conte nel post partita.
Ritrova la Nazionale anche se a discapito del suo caro amico Politano.
Gilmour 6.5 Efficace e veloce
Gutierrez SV Ma entra bene
Lucca SV Come sopra
Tifosi: 10 alle curve ma il resto dello stadio deve tifare molto di più.
Una giustificazione potrebbe essere la musica assordante che accoglie gli spettatori nel pre partita e che un po rincoglionisce ma a dir la verità il resto dello stadio era moscio anche prima che i decibel salissero troppo.
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