Castel di Sangro: incontro in piazza del Plebiscito tra quattro giocatori del Napoli e i tifosi azzurri. Sul palco: Sam Beukema, Luca Marianucci, Lorenzo Lucca e il ‘veterano’ Amir Rrahmani
Daniele “Debibel” Bellini presenta e anima la serata.
Cosa fai nel tempo libero?
Marianucci: “Guardo Netflix, mi alleno alla Play a Fifa e giochi di guerra.”. Rrahmani: “E’ stato un anno duro, ho dovuto sfruttare il tempo libero”. Beukema: “Anche io adoro giocare alle Play”. Marianucci: “E’ un periodo stancancante, ne ho poco”.
Il primo stipendio? Beukema: “Comprai un gioco per la Playstation!” Lucca: “Dopo pochi giorni avevo già finito i soldi, avevo comprato di tutto”
Differenza col calcio olandese? Beukema: “In Olanda giochiamo sempre con la palla, qui è un lavoro più fisico e tattico”.
Persone più importanti della tua vita? Lucca: “Sono i miei genitori e mio fratello che mi hanno sostenuto dal primo momento, mi hanno fatto arrivare fin qua e mi hanno realizzare il mio sogno”, Rrahmamni: “Famiglia e primo allenatore”, Beukema: “Famiglia e compagni di squadra”, Marianucci: “Famiglia e amici”.
Momenti che ricordi? Rrahmani: “I miei due momenti che porto nel cuore dei due scudetti vinti a Napoli! Nel 2023 ricordo sicuramente quando eravamo in vantaggio di molti punti, però era la prima volta che stavamo per vincere uno scudetto: eravamo a +15 ed avevamo paura di perderlo! Per il secondo scudetto, sicuramente la partita contro il Parma è stato un dramma, poi con il Cagliari e la vittoria finale”.
Lucca: “Il gol più bello della mia carriera? Sicuramente mi ricordo uno contro il Bari, giocavo nel Palermo e segnai su punizione in Serie C. Poi lo scorso anno ne ho fatto uno bello contro l’Inter e contro il Monza. Guardo sempre i miei video, i miei errori e le cose che devo
migliorare: è fondamentale”.
Marianucci: “Il complimento più bello? Quando un compagno della tua età viene e ti dice di stimarti come persona, è una delle cose più belle da ricevere”. Beukema: “Qualche amico mi ha detto che anche se gioco al Napoli non sono cambiato come persona: io sono e resto Sam, non cambio”. Rrahmani: “A me dissero che avevo vinto due scudetti come Maradona, ed è una cosa importante”. Lucca: “Fin da quando ho iniziato a giocare non ho mai cambiato il mio atteggiamento, chi mi è stato vicino mi ha sempre detto di non smettere di avere l’atteggiamento giusto”.
Lucca: “Un sogno calcistico? Vincere uno scudetto sarebbe bello! Il sogno di ogni bambino è vincere con l’Italia, vincere i Mondiali”, Rrahmani: “Sognavo la Premier League, da bambino per me era il campionato migliore del mondo. Però ormai sono qui, e sono concentrato sul Napoli”. Beukema: “Da bambino il sogno era arrivare alla nazionale olandese, vincere il Mondiale. Ma ora voglio vincere uno scudetto con il Napoli”, Marianucci: “lo sogno il primo gol in Serie A, poi gioire insieme a voi tifosi con scudetto ed altre cose”.
Beukema: “Una squadra a cui segnare il primo gol con il Napoli? Decidete voi, basta che sia importante”.
Rrahmani: “Quando sono arrivato a Napoli? Ero arrivato al Verona da poco, Giuntoli dopo due-tre partite chiamò il mio agente e disse che mi voleva al Napoli. Aveva già deciso di acquistarmi. Ero arrivato da pochissimo, non ci credevo poi a gennaio venne confermato tutto”.
Lucca: “Quando mi ha voluto il Napoli? Ho sentito il direttore Manna, poi mister Conte ha chiamato il mio procuratore: è stata una emozione forte, sono contento di essere qui”.
Beukema: “Quando ero in vacanza a Ibiza ho parlato con mister Conte, quando il Napoli ti chiama senti subito una emozione dentro ed è bello giocare qui”.
Marianucci: “Il direttore Manna chiamò il mio agente, lo guardai incredulo e gli dissi ‘ok’. Non potevo gioire troppo, ma la gioia dentro di me era immensa”.
Marianucci: “L’ha detto Beukema che siamo compagni di stanza! A Dimaro ero da solo in camera, da solo è peggio perchè non puoi parlare: con Sam mi trovo benissimo”, Beukema: “È uno dei migliori compagni di stanza che potessi avere (ride, ndr)”,
Rrahmani: “Un consiglio da dare a chi vuole diventare calciatore? Lavorare tutti i giorni, non mollare mai, dare il massimo anche quando non vuoi allenarti, farlo anche se sei stanco”, Lucca: “Un consiglio da dare a chi vuole diventare calciatore? La penso come Amir, fin da quando sei bambino devi crederci e mai smettere di credere in te stesso. Se non credi, gli altri non lo faranno per te. Se uno non vuole allenarsi, deve essere forte mentalmente e affrontare l’allenamento come se ne avesse voglia”, Beukema: “Penso che i bambini debbano avere voglia di migliorarsi sempre, devono divertirsi sempre”, Marianucci: “Serve avere autostima in se stessi, dire di voler arrivare dove vuoi. Altrimenti non lo farà nessuno”.
Lucca: “Numero 27 di Fabio Quagliarella? In realtà non ho avuto la fortuna di parlarci, non ci avevo pensato: l’ho scelto perchè il 9 era di Lukaku e ho deciso di prendere il 27 perchè sommati fa 9”.
Rrahmani: “Chi sceglie la musica nello spogliatoio? Da quando è arrivato ci pensa Spinazzola, dipende da chi mette la musica bella! Penso che Leo scelga la migliore, le hit di qualche anno fa”.
Marianucci: “Arrivare in campo e passare la palla con i nuovi compagni è stata una emozione pazzesca, tutti tranne Lucca (ride, ndr)”.
Beukema: “Giocare con così tanti giocatori forti e di così tanta qualità è bellissimo: sono contentissimo di essere qui”.
Rrahmani: “I ragazzi ancora non hanno visto la città! lo sono arrivato al tempo del Covid, ma riuscivamo comunque a vedere la città che è molto bella”, Lucca: “Ancora devo vedere la città, due o tre anni fa sono stato a Napoli in visita e ho visto i Quartieri Spagnoli e mi sono piaciuti”.
Rrahmani: “A 17 anni ho capito che sarei diventato un professionista, quando giocavo in Albania”, Lucca: “Ho capito di diventare calciatore…ancora non lo so, come dice Rrahmani”, Marianucci: “Ho capito di diventare calciatore quando ho giocato in Serie A, li forse ho capito di avercela fatta”, Beukema: “Ho capito di diventare calciatore quando ho esordito in Olanda, in quel momento”.
Beukema: “Il compagno con cui ho legato di più? Abbiamo un bel gruppo, appena sono arrivato mi sono trovato bene con tutti”, Marianucci: “Il compagno con cui ho legato di più? Di Lorenzo è stato quello più vicino nei primi giorni, mi rivedo in lui vista la trafila che ho fatto”, Rrahmani: “Il compagno con cui ho legato di più? Prima spendevo molto tempo con Eljif Elmas, Lucca non sa chi è (ride, ndr)”, Lucca: “Il compagno con cui ho legato di più? Sicuramente Meret, Buongiorno, Raspadori perchè li conoscevo già dalla Nazionale”.
Lucca: “Il rapporto con i social network? Normale”.
Rrahmani: “Il rapporto con i social network? Mi piacciono ma c’è tanta gente che commenta senza sapersi controllare, ormai non si possono usare troppo”, Beukema: “Il rapporto con i social network? Li uso, ma sono d’accordo con quello che dice Amir: quando il Napoli mi ha annunciato ho ricevuto tanti bei messaggi dai tifosi, mi ha fatto piacere”, Marianucci: “Il rapporto con i social network? Li uso nella norma, soprattutto nei momenti più morti”.
Lucca: “Cosa mi rilassa dopo una partita? Stare a casa con la mia fidanzata e la mia famiglia, andare a dormire il più presto possibile”, Rrahmani: “Cosa mi rilassa dopo una partita? Difficile, hai tanta adrenalina e quando giochi la sera poi vai a dormire non prima delle cinque di mattina”, Beukema: “Cosa mi rilassa dopo una partita? Non è facile dormire subito, ma forse rivedo la partita per vedere cosa non è andato bene”.
Lucca prende in giro Beukema, gli dice che non sa parlare italiano.
Marianucci: “Cosa mi rilassa dopo una partita? Se la partita va bene provo a dormire, ma non ci riesco”.
Lucca: “Momento più bello della carriera? Ora, qui in questo momento”, Rrahmani: “Momento più bello della carriera? Quando abbiamo vinto il secondo scudetto”, Beukema: “Momento più bello della carriera? Vincere la Coppa Italia lo scorso anno con il Bologna”, Marianucci: “Momento più bello della carriera? In Coppa Italia mi ha buttato fuori Sam…quindi dico l’essere qui con voi”.
Marianucci: “Il calciatore che seguivo da piccolo? Forse Sergio Ramos”, Beukema: “Il calciatore che seguivo da piccolo? Ronaldinho, era il mio idolo”, Rrahmani: “Il calciatore che seguivo da piccolo? Thierry Henry e Thomas Vermaelen che sicuramente lo conoscete”, Lucca: “Il calciatore che seguivo da piccolo? Dico Ibrahimovic”.
Rrahmani: “Il rapporto con il fantacalcio? Non mi piace, sono troppo concentrato sul campo”, Lucca: “Il rapporto con il fantacalcio? Al ristorante ti fermano e ti chiedono di portare i bonus!”, Beukema: “Il rapporto con il fantacalcio? Da quest’anno lo fanno anche in Olanda, mi piace il gioco ma non gioco”, Marianucci: “Il rapporto con il fantacalcio? I miei amici fanno l’asta ogni anno, l’altro anno c’ero anche io ma sono arrivati in due alla fine”.
Rituale prima delle partite?
Lucca: “Prima di entrare tocco l’erba e mi bacio il polso”, Rrahmani: “Quando entro nello spogliatoio e faccio mobilità con i fisioterapisti, poi stretching da solo senza parlare con altri, Beukema: “Ascolto sempre la mia musica preferita, così vado nel mio focus. Poi faccio stretching”, Marianucci: “Non sono molto scaramantico, vivo il pre-partuta molto serenamente”.
Parte l’inno della Champions League con l’intera piazza che fa il classico urlo. Sale sul palco anche Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro, che ringrazia tutti i presenti.
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