Alla vigilia della sfida con il Bologna Neres ha rilasciato un’intervista al Corsport di cui pubblichiamo uno stralcio
Piccolo viaggio nel tempo: 9 novembre, 43 giorni fa, Bologna-Napoli 2-0.
“Quella sconfitta ci colpì duramente. Abbiamo sofferto, è stato davvero difficile digerirla. Per fortuna arrivò la sosta: in quelle due settimane abbiamo avuto tanto tempo per allenarci e per riflettere sui nostri errori e sulle cose giuste”.
La prima settimana senza Conte.
“Sì, ma poi siamo tornati in campo con una mentalità e un modo di giocare nuovi: è andato tutto bene. Soprattutto perché poi ne abbiamo vinte cinque di fila: se non vinci, nulla cambia sul serio. E invece, quelle vittorie ci hanno restituito fiducia e ci hanno rilanciato. E ora ci godiamo la finale”.
Insisto su Conte: una volta, lei ha detto di non aver mai corso ta tto di non aver mai corso tanto in vita sua come con lui. È cambiato qualcosa?
“No, no, tutto uguale. Ma ora, con due partite alla settimana, non è più possibile allenarci così tanto. Lo facciamo quando si può”.
Una delle frasi più citate alla vigilia di una finale è di Eto’o: «Non si giocano, si vincono».
“Sono d’accordo al cento per cento: quando smetti, le persone ricordano soltanto i trofei della tua carriera. E quindi, il Bologna vuole vincere e noi vogliamo vincere”.
Sarà la rivincita?
“Non abbiamo dimenticato, ma questa è una partita completamente diversa. È una finale e abbiamo un pensiero fisso: rispetto moltissimo il Bologna, ma siamo qui per vincere”.
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