Nessun dorma e nessun si offenda
Soddisfatti ma non rimborsati perché il reso non è previsto.
Conte e la squadra vogliono provare a conquistare il tricolore.
Ci credono con tutte le loro forze e per farlo non potranno concedersi neppure un riposino.
Ma se ‘Volere è potere’
non dipenderà solo da loro,
perché davanti c’è un’antagonista che dovrà contribuire alla realizzazione del progetto, cedendo i punti di vantaggio nel corso delle prossime sei partite.
Mister Conte lo aveva detto durante il periodo in cui era rimasto fermo:
“Quando tornerò saranno dolori per i miei avversari”
Ed aveva ragione, pronti via è già lì a lottare per lo scudetto,
andando oltre i programmi societari e, diciamola tutta,
oltre il valore delle forze in campo.
Antonio è un uomo orgoglioso e consapevole, conosce il peso e la sostanza del lavoro svolto in questi mesi, e non gli va che non venga appezzato.
Il Napoli ha finito la scorsa stagione 41 punti dietro l’Inter, oggi a meno sei dalla fine ci sono solo tre punti di differenza e questa è un’impresa sportiva certificata dall’aritmetica che non è un’opinione.
Considerando che il risultato si sia concretizzato dopo aver perso a gennaio il miglior giocatore,
l’impresa, in caso di vittoria,
si trasformerebbe in miracolo.
Anche il discorso della rosa attuale ricca di campioni d’Italia va puntualizzato.
Di quel Napoli, oggi mancano: Osimhen, Kvaraskelia, Lozano, Zielinski, Elmas, kim, Mario Rui.
Il alcuni reparti e ruoli le sostituzioni sono di livello, in altri no.
La stagione è stata complessa e impegnativa,
si poteva fare meglio?
Verosimilmente si,
perché tutto è migliorabile ma è altrettanto vero che se non ci fosse il Napoli l’Inter avrebbe quasi vinto lo scudetto.
È un fatto e nessuno si offenda se Conte lo ricorda,
perché la memoria è troppo volatile e si fa presto a dimenticare, soprattutto, quello che non conviene ricordare.
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