 L’icona del calcio brasiliano ospite della Gazzetta dello Sport.  Pelè è in Italia per la presentazione del film “Pelé” di Jeff e Mike Zimbalist, che racconta la sua vita dagli inizi fino a diventare uno dei calciatori più forti di tutti i tempi.
L’icona del calcio brasiliano ospite della Gazzetta dello Sport.  Pelè è in Italia per la presentazione del film “Pelé” di Jeff e Mike Zimbalist, che racconta la sua vita dagli inizi fino a diventare uno dei calciatori più forti di tutti i tempi. 
Pelè ha poi parlato di alcuni momenti della sua carriera:
“Nella mia carriera ho fatto 1283 gol e quello più importante è stato il millesimo è stata anche l’unica occasione in cui mi sono tremate le gambe. Il gol più bello in assoluto è stato quello che ho fatto con il Santos contro la Juventus a San Paolo, dove ho fatto quattro sombreri uno in fila all’altro. Poi c’è quello con la Svezia in finale, avevo 17 anni ed ero matto. In Svezia nessuno ci conosceva e i giornalisti mi domandavano: Pelé, arrivi dall’Argentina? Dall’Uruguay? Da dove vieni? Prima non ci conoscevano, poi hanno iniziato a conoscerci.  Nel 1970 in Messico è stato il momento più importante della mia carriera.
 
Pelè ha scritto la storia del calcio mondiale, ma bisogna sempre ricordare che “Maradona è meglio ‘e Pelè”.
INTERVISTA FONTE GAZZETTA DELLO SPORT.
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