Lo scuorno in faccia
Una figuraccia sotto gli occhi del mondo non è uguale ad una domestica.
Questa in Champions lascerà un segno profondo anche in chi è abituato a passare dalle ceneri agli altari e viceversa,
Ci sono situazioni per le quali non puoi cercare giustificazioni ma cause si.
Come nella vita, anche nel calcio, per grandi problemi non ci sono grandi soluzioni ma conviene spezzettarli e analizzare un pezzettino alla volta.
Parole:
Le parole di Conte sono sembrate stucchevoli e ripetitive ma bisogna ricordare che il mister va riprendo le difficoltà della stagione da mesi, lo diceva, pure, quando le cose andavano apparentemente bene.
Può essere una considerazione oggettiva perché così è per tutti o soggettiva perché lui ritiene un compito arduo inserire tanti giocatori nuovi soprattutto quando hai tante partite da giocare.
Comunque è il suo pensiero ed è lui l’allenatore del Napoli con pregi e difetti.
I nove acquisti:
Resta l’idea che i tanti acquisti li abbia, comunque, avallati lui, per necessità come ha ripetuto perché c’era da rimpinguare una rosa stretta per tutte le competizioni.
Va anche detto però che dei nuovi non è che ne giochino tanti.
Esclusi Milinkovic Beukema, De Bruyne, Hojlund e un po’ Lucca, gli altri 4 non giocano:
Ferrante, Marianucci, Lang e Gutierrez.
Dei 5 che giocano, a parte De Bruyne, Hojlund fa bene e Savic è lui a preferirlo.
Condizione fisica:
Scelte a parte, in alcuni momenti della partita sembra che il Napoli non abbia esplosività e questo può essere un problema di condizione fisica.
Per Di Lorenzo e McTominay sembra evidente.
Infortuni:
Troppi ma è un problema condiviso con tutti e la soluzione è solo ampliare La Rosa, però li devi usare.
Atteggiamento tattico:
La linea alta c’è ma non basta.
Dominare le partite non vuol dire occupare sterilmente la metà campo avversaria
ma occupare l’area di rigore e tirare tanto e da ogni posizione.
Oggi il Napoli attacca male e difende peggio.
Sicuramente ci sono gli errori individuali ma anche lacune tattiche.
I tifosi
Conte sì arrabbia se qualcuno li prende in giro raccontando stupidaggini ma sottovaluta un aspetto fondamentale.
Gli appassionati di calcio si sentono i depositari della verità.
Pensano di essere più capaci degli allenatori professionisti figuriamoci se si possono far condizionare da quello che dicono i media.
Impossibile.
Per concludere nessun voto in pagella
Ci siamo vergognati troppo.
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