Giacomo Raspadori ai microfoni dei canali ufficiali della Nazionale:
“Qui si respirano energie super positive, c’è grande voglia di stare tutti insieme e iniziare un cammino con entusiasmo e gioia”.
Vincere un trofeo e venire poi in Nazionale cosa significa?
“Un po’ di differenza c’è. Quando la Nazionale chiama ti dà carica da solo. Io sono anche bolognese e oltre ad aver vinto uno Scudetto pazzesco,
ho gioito anche per il Bologna dei miei amici che erano tutti all’Olimpico.
Sono traguardi che fanno la storia e lasciano il segno nelle annate: averne fatto parte è una fortuna e una bravura, i successi si costruiscono col lavoro quotidiano”.
Cosa le ha detto Spalletti per la vittoria del secondo Scudetto?
“Ha dimostrato di essere felice per noi. Nelle squadre si creano rapporti importanti e stretti, lui a Napoli lo ha creato vincendo.
Lo abbiamo visto felice, anche per la gente e la città: c’è stato e sa cosa significano il calcio e vincere a Napoli.
Come due anni fa, è stata la vittoria di tutti. E ha trasmesso a tutta Italia la bellezza del gioire e soffrire insieme. Ora questa gioia va portata qui”.
Che significa per lei tornare a giocare a Reggio Emilia?
“Uno stadio fondamentale perché ho esordito lì. E Sassuolo è stato il culmine di un percorso da ragazzo a uomo, oltre ad averci fatto il primo gol con la Nazionale. Ho ricordi, emozioni e amici che ancora ci lavorano, sarà emozionante tornarci”.
Un gol in Nazionale da salvare?“
Quello all’Inghilterra a San Siro in Nations League. Per l’importanza del gol e perché c’era la mia famiglia e ho segnato davanti a loro. Oltre a essere stato pure un bel gol: l’aspetto estetico incide”.
Lei è diventato pure padre. “Mia figlia mi dà una gioia diversa, quello che ti trasmette lei nient’altro.
Veramente non riesco neanche a parlarne!
E ha fatto un esordio vincendo lo Scudetto, è scesa in campo con me con il Cagliari: una presenza e un titolo! Era già stata allo stadio, in campo no.
Comments
