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Reja: “Io piu’ amato di Sarri, chissà con Higuain dove sarei arrivato”

L’attuale tecnico dell’Atalanta ha parlato del proprio passato azzurro. Edy Reja ha parlato all’Avvenire tornando sul suo periodo in azzurro riservando, come sempre, parole al miele per la piazza napoletana: “A volte penso di aver fatto “gavetta” fino 58 anni e da quel momento ho solo completato il ciclo di esperienze. Prima ero stato un buon allenatore di B, poi è arrivata la chiamata del Napoli in C1 e quello è stato un bagno di popolarità che non si asciugherà mai. A Napoli per simpatia vengo subito dopo Maradona e forse – sorride – me la gioco con Higuaìn per il secondo posto”.

Più amato anche di Sarri? Non lo dico io, ma i napoletani. Quando ho riportato la squadra dalla C1 all’Europa mi hanno detto: “Edy ci hai ridato dignità”. Sarri è stato bravo quest’anno, ma che Napoli ha? Io in attacco avevo a disposizione Zalayeta e Lavezzi che quando è sbarcato era più largo che alto. Ho allenato l’Hamšík 19enne, perciò permettetemi di chiedermi: ma con questo Napoli dove sarei potuto arrivare?”.

Sul rapporto con De Laurentiis: “Aurelio De Laurentiis è un signore. Ora sa anche di calcio, ma appena prese la società no, per questo siamo quasi arrivati alle mani, ma da gentiluomini ci siamo subito spiegati e il giorno che sono andato via dal Napoli mi ha detto: “Per lei Reja qua la porta sarà sempre aperta”. Non sono frasi di circostanza ci sentiamo ancora spesso”.

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