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Sacchi: “Sarri, insieme ad altri, è un innovatore del calcio italiano. Allegri? Una via di mezzo”

L’ex allenatore del Milan ha rilasciato delle dichiarazioni al quotidiano LaPresse:

 

“Nel calcio italiano intravvedo qualcosa di nuovo – ha detto Sacchi -.C’è un drappello di allenatori che sono geni, innovatori. Che sono latori di un’idea diversa e originale. Sono felice che sia finita una certa dittatura tattica, per cui qui da noi si giocava sempre e solo in un modo, preoccupandosi prima di non prenderle e poi di agire in contropiede”.

I nuovi fenomeni sono “Di Francesco, Spalletti, Sarri, Paulo Sousa e Giampaolo, che mettono il gioco al centro di tutto, perché una vittoria non meritata non è una vittoria”. Conte è “il primo della lista, un fenomeno, però deve spogliarsi della sua italianità”. E Allegri? Per Sacchi è una via di mezzo: “E’ bravo tatticamente, sa cambiare in corsa, però gli interessa solo vincere”. E qui vengono le dolenti note per la Juventus: ” A livello di società è avanti a tutti di dieci anni, ma non coniuga i tre verbi come facevamo noi nel grande Milan. Cioè: vincere, convincere e divertire. Ne coniuga appena uno, vincere. In Italia può bastare, perché pure il Rosenborg vince sempre lo scudetto in Norvegia, ma in Champions League no. Questo a mio parere è un limite”. La chiosa è una citazione di Brecht: “Senza un copione esistono solo improvvisazione e pressapochismo”.

Fonte: LaPresse

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