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Sarri ed i “Cinquantacinque minuti” poi il nulla

“Per quanto concerne la fase difensiva ho visto 55 minuti di ottimo livello, prima del rigore dopo il quale siamo andati in confusione”.

L’analisi della partita di Maurizio Sarri è impeccabile. Cinquantacinque minuti ottimi, quasi da non crederci e far strabuzzare gli occhi, sia in difesa che in attacco, poi Albiol decide che vincere era troppo ed inizia a fare disastri. Primo tempo spumeggiante, Insigne imprendibile, Higuain mai così preciso nelle conclusioni e scattante nei movimenti, Callejon, pur fuori ruolo, che regala perle da campione ed Hamsik quasi rigenerato che corre e gioca a tutto campo. Cinquantacinque minuti, appunto, un tempo soltanto che non basta per conquistare i tre punti e vincere la partita. 

“Dopo il calcio di rigore siamo andanti in confusione – ammette Sarri -. Abbiamo subito per 15 minuti un blackout poi nel finale siamo venuti di nuovo fuori”. Sono i 55 minuti di Sarri, una squadra completa che sembra il Real Madrid dei fenomeni e 15 minuti di buio, sufficienti per rovinare quanto fatto in tutto il primo tempo. La squadra sparisce letteralmente dal campo nella ripresa e subisce le incursioni di Eder e Muriel, due che sanno come far male alle difese avversarie. Un’analisi impeccabile, dicevamo, che forse getta più ombre che luci sull’operato, perché le partite vanno comunque sempre chiuse e non basta giocare un’oretta di ottimo calcio. Intensità, concentrazione e solidità, è questo il credo delle squadre di calcio che vogliono portare a casa un risultato pieno. 
La domanda da fare a Maurizio Sarri sarebbe: 55 minuti buoni e poi? La squadra cambia totalmente atteggiamento e subisce un calo fisico decisamente imbarazzante e preoccupante, ma Sarri dice anche questo: “Oltre all’aspetto fisico mi preoccupa anche quello mentale della squadra”. Dice tutto e subito Maurizio Sarri, sempre con la solita schiettezza, perché ritrovarsi con soltanto 1 punto in classifica dopo due giornate, se ti chiami Napoli, può essere imbarazzante. Consola poco guardare la classifica e trovare la Juventus ultima in classifica ed il Sassuolo primo in classifica con il Chievo, come a dire che tutto potrebbe succedere quest’anno. 
La verità è che Sarri non allena più l’Empoli, che per il momento è riuscito addirittura a fare peggio del Napoli, ed i risultati contano troppo e non possono più aspettare, la classifica non aspetta e non ha pietà.

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