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[VIDEO] L’arresto di Pulvirenti. Ecco cosa si dicevano per truccare le partite

Il procuratore della Repubblica di Catania, Giovanni Salvi, durante una conferenza stampa ha chiarito alcuni aspetti dell’inchiesta “I treni del gol”. Ancora partite truccate nel calcio italiano. Per aver comprato partite del Catania e permettere così alla squadra siciliana di conquistare la salvezza, sono stati arrestati il presidente Antonino Pulvirenti, il suo vice Pablo Cosentino e l’ex direttore sportivo del Catania, Daniele Delli Carri. L’accusa è di frode sportiva. Agli arresti anche Giovanni Luca Impellizzeri, agente di scommesse sportive online, Piero Di Luzio tesserato del Genoa, Fabrizio Milozzi di Roma, e Fernando Antonio “Michele” Arbotti, procuratore sportivo fra Serie B e Lega Pro e agente Fifa. Oltre ai sette arrestati, risultano coinvolte anche il proprietario del Messina Pietro Lo Monaco, l’ad Alessandro Failla e i giocatori Alessandro Bernardini (Livorno) Riccardo Fiamozzi (Varese), Antonio Daì (Trapani) e Matteo Bruscagin (Latina).
Al momento non risulta indagato nessun calciatore del Catania.

Il procuratore Salvi, ha precisato: 

“Riteniamo che almeno 5 partite, forse 6, siano state truccate attraverso il pagamento di denaro: Varese-Catania 0-3 del 2 aprile 2015; Catania-Trapani 4-1 dell’11 aprile; Latina-Catania 1-2 del 19 aprile; Catania-Ternana 2-0 del 24 aprile; e Catania-Livorno 1-1 del 2 maggio. Accertamenti su Catania-Avellino 1-0 del 19 marzo. Sono in corso infatti accertamenti anche su Messina-Ischia.“.

L’inchiesta è stata denominata I treni del gol”, perchè nel linguaggio emerso dalle intercettazioni telefoniche sulle combine, i treni erano le partite da truccare mentre gli orari dei treni rappresentavano i numeri dei giocatori “comprati” per alterare i risultati delle partite. 

Clicca qui e ascolta le intercettazioni telefoniche.

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