Napoli

Ziliani su Conte: Unico allenatore che si lamenti per i troppi acquisti fatti dal club

Paolo Ziliani su X commenta il complicatissimo momento del Napoli e di mister Conte, analizzando le sue dichiarazioni 

Da non credere: Conte va incontro a un nuovo naufragio in Champions e dà la colpa ai “troppi acquisti” e ai media che esaltano i nuovi e De Bruyne (che per lui è una specie di nuovo Eriksen a Napoli)

Dopo il 2-6 col PSV (che alla prima giornata il St. Gilloise aveva battuto 3-1 a Eindhoven), l’allenatore del Napoli ha dato fondo al campionario di assurde lamentele criticando i troppi acquisti fatti dalla società e confermando la sua preoccupante inadeguatezza al ruolo non appena viene chiamato a gestire il doppio impegno.

“Qualcuno sta vendendo fumo”, dice: ma forse parla di se stesso

(…) siamo al di là del bene e del male.

Per prima cosa non si capisce perchè Conte, che si dispera per il calendario intasato dalle partite di Champions che gli complicano così tanto la vita, non se ne vada ad allenare l’Udinese o il Cagliari o magari il Lecce della sua città natale, club perfetti per tenerlo lontano dai disagi di preparare, senza saperlo fare, una partita ogni tre giorni. Ancora,

Conte è il primo allenatore della storia del calcio – e credo anche l’ultimo – a piangere perchè la società ha fatto “troppi acquisti”, addirittura 9, cui adesso occorre “dare l’opportunità di entrare nei nuovi meccanismi non solo sul campo ma anche nello spogliatoio”.

Di più, anche se nessuno nel salotto Sky sembra essersene accorto, la stilettata non esplicita sferrata all’indirizzo di De Bruyne (sfottendo i media: “Avete elogiato tanto la scelta dei 4 centrocampisti: c’era chi dopo lo Sporting Lisbona era diventato insostituibile”) suona a dir poco sinistra:

nel suo non detto Conte ci ha fatto sapere che De Bruyne al Napoli è per lui l’equivalente di quel che era Eriksen all’Inter, il campione che inserito in squadra gli crea problemi.

Non per niente Conte fece giocare la finale (persa) di Europa League contro il Siviglia a Gagliardini (ho detto Gagliardini) lasciando Eriksen in panchina: il danese doveva essere inserito “nei meccanismi non solo del campo ma anche dello spogliatoio” e per Antonio Conte era troppo disturbo…

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