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Acerbi: “Mancini elemento fondamentale della Nazionale. Sarri? Felice di averlo alla Lazio”

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Il difensore della Lazio e della Nazionale italiana, Francesco Acerbi, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro azzurro.

 

Sulla possibile titolarità con la Svizzera “Conosciamo tutti Chiellini, è un grande difensore, una grande persona. E’ forte, è veramente forte. E’ normale, da lui bisogna sempre imparare. Ha i suoi anni ma si tiene bene. Ha fatto una grande partita ma come tutti. Anche nelle qualificazioni l’ho sostituito, chi gioca gioca, io mi tengo sempre pronto. Tutti qui vogliono giocare, dare il proprio contributo ma l’unico obiettivo è arrivare”.

Su Sarri “Siamo felici di averlo. E’ un grande allenatore, sono molto entusiasta, sono contento di averlo come allenatore. Ci saranno dei cambiamenti, non importa: a tre, a quattro, non cambia. Ora gioco a tre ma ho sempre giocato a quattro. A quattro mi trovo benissimo, sarà un bel banco di prova per noi, per Sarri, ma sono convinto che faremo una grandissima stagione”.

Sulla scorsa stagione “Avevamo una spensieratezza mentale tale con la Lazio che entravi in campo e vincevi 2-0. C’era fiducia, giocavamo una gara a settimana e vincevi quasi facilmente. Lo stesso qui: da quando è arrivato Mancini c’è entusiasmo, c’è qualcosa che senti nell’aria. Lo assapori, il gruppo è fantastico. Abbiamo vinto una grandissima partita, ne mancano sei per chiudere al meglio: le difficoltà arriveranno ma siamo pronti”.

Sui miglioramenti dell’Italia “Nei momenti della gara. Nel gestire la partita, però punti deboli, in questa squadra, non ne trovo. C’è sempre da migliorare, in tutte le cose: abbiamo sempre vinto e meritato. Dovremo vedere più avanti, quando vedremo la reazione con grandi squadre. Mancini ha ragione, nei dettagli serve essere perfetti in questo torneo. Il mister è stato il punto cruciale di questa Nazionale, ha cambiato la mentalità. Come ho sempre detto, ci fa stare bene. Non ci mette pressione forte, ci dice di divertirci con le nostre qualità, per esaltare le qualità dei singoli. E ha creato una famiglia, ed è merito soprattutto suo”.

Formazione da cambiare? “No. Anche se giocherei con uno in più, con me… Però hanno fatto tutti bene. Io compreso voglio sempre giocare, anche se hai Maldini e Nesta. Però l’obiettivo è far qualcosa di straordinario in questo torneo”.

Sull’attaccante da temere all’Europeo “Kane, Lukaku, Mbappé. Ci sono grandissimi nomi che possono lasciare il segno come magari quelli conosciuti possono fare un grandissimo Europeo. Spero Ciro, spero Belotti. Lukaku ha fatto un anno strepitoso, è uno degli indiziati, ha una squadra forte ed è certamente un indiziato”.

Su Eriksen “Eravamo in campo contro il Pescara, tutti poi guardavano il cellulare e c’era silenzio… L’importante è che stia bene. E’ un sospiro di sollievo. Poi vedere un ragazzo giovane, un atleta, sorvegliato, dai medici, avere un malore, un infarto dopo pochi minuti, è una cosa che ti lascia di stucco. Che ti lascia il segno. Un ragazzo così giovane… Sono cose che non dovrebbero capitare ma capitano, senza un perché. Questa è la vita. L’importante è che stia bene, grazie a Dio per qiesto. Spero che torni a sorridere e a giocare. Mando un abbraccio ai suoi cari, agli amici, che hanno passato minuti brutti”.

Sulla Svizzera “Ho visto la partita, hanno un’idea di gioco, hanno giocatori come Embolo, Shaqiri. Giocatori tecnici, hanno un tecnico che allena la Svizzera da anni, hanno un’identità di gioco e una buonissima squadra, sarà difficile. Conosciamo le loro qualità ma faremo una grande partita”.

Sulle qualità azzurre “Il gruppo, la spensieratezza, in un torneo che ha così poche gare, oltre alle qual

Su Inzaghi all’Inter “E’ andato all’Inter, pensavamo trovasse l’accordo. Non so bene cosa sia successo ed è andato all’Inter. Bravo, bene, sono contento per lui. Ho un buon rapporto, mi ha dato tanto come credo di aver dato a lui ed è arrivato un altro grandissimo allenatore. Nella vita uno va da una parte, uno dall’altra, ci rivedremo durante il campionato. Sono contento per Inzaghi ma anche di Sarri”.

Su Kjaer “Fascia o non fascia, essere uomini è importante. Serve quella prontezza, quella lucidità, per vedere e proteggere un proprio compagno a terra. Per soccorrerlo. Lo ringrazio. Bisogna essere tutti come lui, non deve essere un caso, tutti dovrebbero prendere esempio e farlo. Grazie alla prontezza dei medici che sono arrivati e hanno fatto un grandissimo lavoro. Stanno facendo le cose fatte per bene. Complimenti a Simon”.

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