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Albarella: “La cosa che mi preoccupa di più è che si vede in campo che le cose sono poco allenate. Il Napoli fa possesso palla lento, orizzontale, le idee non sono del tutto chiare“

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A Vykonos Radio Francesco Marciano ha intervistato Eugenio Albarella.

“Possiamo fare solo supposizioni guardando il Napoli da fuori, se penso alle difficoltà del gruppo che pur mantenendo 10/11 dell’ossatura campione, con la nuova gestione dev’essere considerata una squadra ex novo.
In un contesto in cui con il percorso precedente si è stravinto un campionato consolidando certezze, quando ti ritrovi con input di lavoro differenti devi passare per un processo di discussione per poi dopo acquisire certezze. Non conosco i particolari, quindi non so se ci sia stato un confronto squadra-tecnico.
Pur mantenendo lo stesso sistema di gioco, i principi sono diametralmente opposti. I giocatori hanno sempre avuto l’input che scappare dietro portava difficoltà e fatica, oggi lo vedo invece come una direttiva, quindi parliamo di due lingue diverse. E in un contesto di gruppo, c’è chi lo accetta subito, chi meno ed in campo notiamo una squadra lunga, sfilacciata, che fa prestazioni sconcertanti come nel secondo tempo con la Lazio e a Genova.
La cosa che mi preoccupa di più è che si vede in campo che certe cose sono poco allenate: ad esempio, il pressing fino allo scorso anno era caratterizzato dal muovere palla ad una certa velocità, andando poi alla ricerca dell’imbucata, creando densità in area. Ora di questo se n’è perso traccia: il Napoli fa possesso palla lento, orizzontale, le idee non sono del tutto chiare e questo va allenato, mentre si parla solo di motivazioni e approcci mentali.

Questione atletica? Fatico a parlare di questo, il calcio è espressione di più componenti, si pensa all’aspetto fisico che però viene esaltato o mortificato in funzione dell’organizzazione di squadra.

La prossime partite? Dalla mia esperienza ho sempre ritenuto che le grandi squadre si focalizzino sul momento, sul presente. Il segnale deve essere forte, si serrino le fila, si faccia “testuggine”. fin troppo abbiamo sentito parlare di motivazioni e approcci, si risponda sul campo adeguatamente”.

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