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Alla scoperta di Leandrinho: una ventata di estro nel Napoli del futuro

Il calciatore ha firmato, lo ha annunciato De Laurentiis su twitter.

Già durante lo scorso mese di giugno aveva fatto visita in Campania, precisamente a Castel Volturno. Le prime confidenze con il centro sportivo del Napoli, un assaggio dell’aria che di lì a poco avrebbe respirato ogni giorno. Ma soprattutto qualche allenamento e quei tocchi al pallone che fecero subito innamorare lo staff tecnico. Allora, l’acquisto di Leandro Henrique do Nascimento, meglio noto come Leandrinho, venne solo rimandato. Si aspettava raggiungesse la maggiore età.

Diciotto anni compiuti lo scorso 11 ottobre, Leandrinho è cresciuto nell’Ituano, piccolo club brasiliano, e nel Ponte Preta. E’ in Nazionale, però, che incanta mezza Europa: tante le prodezze – 8 reti in altrettante partite – che nel 2015 trascinarono il Brasile nella vittoria finale del torneo sudamericano under 17. Meno fortunato per la baby seleçao è stato il Mondiale giocato in Cile un anno fa. Eppure, fino ai quarti di finale, è sempre questo classe ’98 a stupire con 2 gol realizzati.

Leandrinho è giovanissimo, andrà senza’altro ‘aspettato’. Il talento però c’è, quello tipico dei fantasisti verdeoro. Lo dimostrerà presto, magari aggregandosi alla Primavera di Saurini. Poi seguirà il ritiro a Dimaro, in compagnia della prima squadra. Per adesso, il fatto che sia finito nella mira dei migliori club ne certifica l’assoluto valore. Quello di un esterno che ama spaziare su tutto il fronte d’attacco. Salta l’uomo sia sull’out di sinistra, che predilige, sia sulla corsia di destra dove amare sfuggire all’avversario per confezionare assist alla punta.

Alto 174 cm, viste le doti realizzative e l’abilità nel tiro, all’occorrenza potrebbe anche agire da centravanti ‘atipico’. E’ un tipo guizzante, che ama ricevere palla tra i piedi. Diverso dalle ali attualmente in organico, è uno scattista con buona tecnica e tanta fantasia. Con una sola giocata, sarebbe in grado di ribaltare il fronte di gioco in pochi secondi. In un Napoli di tanti passisti, gli attacchi brucianti di Leandrinho potrebbero spesso scompigliare quei tratti di gara fiacchi ed insulsi e condurre con efficacia la rifinitura delle azioni.

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