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Amedeo Manzo, vicepres. SPICI e pres. BCC Napoli: “Ecco cosa ho detto Kvaratskhelia all’Apple Academy, è un ragazzo semplice e pacato. De Laurentiis un visionario, norma sulla multiproprietà preistorica: perché vietargli di rilanciare un’altra città del Mezzogiorno come Bari?”

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Amedeo Manzo, vicepresidente SPICI e presidente del BCC Napoli.

“Il Napoli ha capitalizzato alla grande la sosta e ha avuto la fortuna che i nazionali non hanno subìto stress particolari. Speriamo che tutto questo sia funzionale ad una ripartenza di alto profilo, anche se a Milano non sarà semplicissimo.

Kvaratskhelia? Ieri all’Apple Academy gli ho detto: ‘Figliolo tu sei una bella start-up. Ogni giorno c’è bisogno di essere di lavorare duramente anche per diventare un riferimento per tanti giovani’. Detto questo, mi è sembrato un ragazzo pacato e tranquillo, con la testa sulle spalle. In campo si trasforma perché dentro ha il fuoco di chi viene dal nulla. Come Osimhen e Kim e tanti altri, Kvara è un ragazzo di estrema semplicità. Ieri è stato difficile contenere l’entusiasmo dei tanti presenti, anche di quelli meno giovani eh (ride ndr).

De Laurentiis è un visionario, ha capito prima di tutti come ringiovanire e rilanciare questa squadra. C’è riuscito, trovando un profilo di alto livello come Spalletti, che sta guidando Napoli al meglio. L’unica cosa che mi sentirei di suggerirgli, quello di creare 20-30 scuole calcio nei quartieri meno semplici della nostra città. Lì scoprirebbe 5-6 campioncini all’anno e aiuterebbe a tenere fuori tanti ragazzi dalle strade.

Il caso Napoli-Bari? Vietare la multiproprietà mi sembra una cosa preistorica. Se c’è un investitore competente come De Laurentiis che può rilanciare un’altra grande città del Mezzogiorno come Bari, perché vietarglielo? Mi auguro una modifica delle regole per non vietare tutto ciò. Anche perché se un imprenditore lavora nel rispetto delle norme, non vedo dove possa essere il problema. Capisco che al giorno d’oggi, però, è difficile per molti lavorare nel totale ossequio delle regole, lo abbiamo visto anche per società più blasonate.

Il Napoli nelle mani di una potenza internazionale per crescere ancora? Non credo, anzi. Vi chiedo: perché non può essere proprio Napoli con la città di Napoli un polo internazionale e di riferimento per tutti?”.

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