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Ancelotti, Emery e l’Arsenal: storie, intrecci, precedenti

L’urna di Nyon non è stata affatto benevola con il Napoli: ai quarti di finale di Europa League, infatti, gli azzurri dovranno vedersela con l’Arsenal, una delle favorite per la vittoria finale.

 

Una sfida speciale, sia per l’obiettivo in palio che per il fascino e la caratura dell’avversario: un avversario che Carlo Ancelotti ha già sfidato parecchie volte in carriera, con un bilancio che gli sorride. Il tecnico emiliano, infatti, ha incontrato per 8 volte i Gunners, collezionando 5 vittorie, un pareggio e due sconfitte: di questi cinque successi, due sono arrivati nella stagione 2009/2010, in cui Carletto, alla sua prima stagione alla guida del Chelsea, condusse i Blues al successo in Premier League; 3-0 all’andata all’Emirates, frutto di una doppietta di Drogba e un autogol di Vermaelen, e 2-0 a Stamford Bridge, con altri due gol del fortissimo centravanti ivoriano.

Da ricordare anche il doppio 5-1 inferto dal Bayern, allora guidato dall’attuale tecnico del Napoli, all’Arsenal di Wenger, negli ottavi di finale della Champions League 2016/2017. Nella sua lunga carriera, inoltre, Ancelotti ha avuto modo di fronteggiare diverse volte anche Unai Emery, dalla scorsa estate nuovo manager del club londinese.

Il bilancio è ancora favorevole all’allenatore italiano, che in 6 incroci ha vinto 4 volte, con due sconfitte: una di queste sconfitte, però, costò carissima all’emiliano. La sfida risale alla fase a gironi della scorsa Champions League: Emery, con il suo PSG, rifilò un pesantissimo 3-0 al Bayern di Ancelotti, che in seguito a questa sconfitta venne esonerato, anche a causa dei malumori dello spogliatoio.

C’è anche un precedente tra Napoli ed Arsenal, e risale alla Champions League 2013/2014: le due squadre furono assegnate allo stesso girone, con Borussia Dortmund e Marsiglia. Nella gara d’andata, all’Emirates, non ci fu partita, e i Gunners vinsero, agevolmente, per 2-0, con le reti di Ozil e Giroud. Al ritorno, invece, furono gli azzurri a imporsi con il medesimo risultato, frutto delle marcature di Higuain e Callejon.

Un successo che, tuttavia, non servì al Napoli per superare il raggruppamento e qualificarsi agli ottavi di finale, nonostante i 12 punti conquistati: gli azzurri chiusero a pari punti sia con i tedeschi che con gli inglesi, ma furono estromessi dalla competizione per la peggior differenza reti.

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