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Avv. Chiacchio: “Se non cambia la norma difficile vedere altre condanne come quella data alla Juve”

Chiacchio Ricorso

L’avvocato Eduardo Chiacchio ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Repubblica. 

Avvocato Chiacchio, quali sono i punti chiave della motivazione dei giudici della Corte d’Appello?
«Ne vedo tre: le dichiarazioni sostanzialmente confessorie rese dai dirigenti della Juve nelle intercettazioni. Non solo da quelli che occupavano posizioni apicali, ma anche chi si interessava di aspetti di carattere amministrativo. Poi, la Corte spiega cosa significhi “plusvalenza artificiale”. Aggettivo utilizzato, tra l’altro, dagli stessi dirigenti della Juve. Terzo aspetto, una valenza decisiva e determinante viene conferita al famoso “Libro Nero di FP” che a avviso della Corte costituisce un documento dall’interpretazione inequivocabile»

Juventus condannata e le altre società prosciolte: perché?
«Secondo la Corte, le intercettazioni, i manoscritti, il “Libro Nero”, la documentazione acquisita dalla Procura di Torino, non coinvolgono direttamente le altre società. Ma solo di rimando. Quindi, non esiste prova di una loro responsabilità».

La sentenza sarà attaccabile al Collegio di Garanzia del Coni?
«Qualunque sentenza è attaccabile, non esistono decisioni inattaccabili. Certo, la Corte supera in maniera convincente le eccezioni preliminari, sollevate dalla difesa della Juventus, sulla presunta tardività del ricorso per revocazione. Questo è un nodo essenziale, nell’ambito della linea difensiva. Ma questa eccezione sarà di certo riprodotta davanti al Collegio di garanzia».

Cosa succederebbe se il Collegio di Garanzia la accogliesse?
«Se accolta, questa eccezione potrebbe comportare addirittura l’annullamento delle sanzioni, perché inciderebbe sulla procedibilità stessa del ricorso per revocazione promosso dalla Procura federale».

Che scenari prevede il Collegio?
«Ci sono tre possibilità. La prima: il Collegio respinge l’impugnazione della Juventus. Seconda: accoglie il ricorso senza rinvio, cioè annulla la delibera impugnata senza ulteriore procedimento, lo scenario più favorevole ai bianconeri. Terza: individua nella decisione una carenza motivazionale, una illogicità della motivazione, e si pronuncia con rinvio. Rimandando gli atti all’organo giudicante che ha emesso la sentenza e disponendo una rideterminazione della sanzione. Naturalmente, però, il Collegio non potrà entrare nel merito della vicenda: solo valutare la legittimità del percorso procedurale e motivazionale della Corte federale».

Cosa aspettarci da altre inchieste che coinvolgono altri club?
«La Corte d’Appello nelle motivazioni invoca ancora una volta un mutamento normativo da parte della Federcalcio, che preveda cioè specifiche sanzioni per le violazioni in materia di plusvalenze. A oggi, con questo quadro normativo, senza l’intervento di una Procura della Repubblica e della  Consob, non si sarebbe mai giunti a una sentenza di condanna».

Quindi la Juve potrebbe restare l’unica penalizzata per questi comportamenti?
«È possibile. Con questa normativa sarà molto difficile punire altri club».

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