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Baldini: “Nel calcio rubano tutti. Napoli? Con Sarri lo stadio non era vuoto”

In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Silvio Baldini, allenatore della Carrarese.

 

“Siamo partiti col sogno di conquistare la Serie B, fino a Dicembre eravamo anche primi in classifica, avevamo un bel punteggio, poi abbiamo dovuto dar conto ad alcuni infortuni importanti, recuperati solo alla fine. Abbiamo fatto la nostra figura, di rimpianti non abbiamo. Ci riproveremo l’anno prossimo. Il calcio per me è passione, ma quello che mi rompe le scatole, è che mi devo confrontare con gente disonesta. Quando arrivi ad una certa età non c’è più voglia di confrontarsi, battersi. Vivevo male e mi sono messo da parte, dopodiché mi sono rimesso in gioco a determinate condizioni. Mi sento realizzato a fare questo lavoro, mi diverto molto quando vinco. Sarri ha coronato un sogno partendo dai dilettanti ad una squadra come la Juventus. I tifosi del Napoli hanno tutto il diritto di fischiarlo, perdere la stima. E’ normale che i ragazzi si allontanino dal calcio ed è colpa dei genitori, gli mettono troppa pressione, lo vedono come un lavoro e non come un gioco, sin da piccoli. E’ cambiata la cultura, il nostro consumismo ci ha portati a perdere dei valori, quindi i ragazzi non credono più nel gioco del calcio. Per i tifosi il discorso è simile. I napoletani sono passionali, vogliono vedere la loro squadra giocare con un certo atteggiamento, con Sarri lo stadio non era mai vuoto. Ancelotti ha un curriculum più ampio rispetto a quello di Maurizio, però ai napoletani piaceva il gioco di Sarri. Giocare in quel modo, andare a Torino e vincere, quello tiene vivo l’animo napoletano. La Juventus non è il male, fa calcio come pensano sia giusto farlo. Non conta come giocano, conta vincere, ma con la scelta di Sarri vogliono dimostrare che con il gioco e i giocatori ci si può divertire di più. Tra giochisti e risultatisti, mi schiero con i giochisti, perché la gente si identifica in qualcosa che non è sempre il risultato. Sicuramente nell’arbitraggio non c’è solo buona fede, ci sono degli scandali che ti fanno pensare che sono condizionati dal potere”.

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