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Bei ricordi e niente più

Certi amori non finiscono, fanno un giro immenso e… non ritornano. Ieri sera Edinson Cavani ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni che non hanno lasciato indifferente il popolo azzurro. Grida d’amore, che Napoli è abituata a ricevere spesso e volentieri da chi l’ha lasciata. Il bomber uruguaiano ha lasciato aperta la porta a un ritorno a Napoli, ammettendo che sarebbe felice qualora si verificasse questo scenario in futuro.
Battere il record di marcature con la maglia del Napoli, appartenente a Diego Armando Maradona, rappresenta uno stimolo importante per l’attaccante del Psg, distante sole undici reti dalla leggenda argentina. L’ex-Palermo ha inoltre dichiarato che questa possibilità si potrà verificare solo in caso di abbandono del Presidente De Laurentiis. All’ariete sudamericano non sono andate giù alcune dichiarazioni del vulcanico patron azzurro in occasione del doloroso addio al Napoli nel 2013.
Un addio che secondo le affermazioni dell’attaccante dei parigini potrebbe essere un arrivederci. Un altro motivo che potrebbe aver spinto Cavani ad esprimere la volontà di ritornare a Napoli è l’amore immenso dei tifosi partenopei nei suoi confronti, spesso derubricato a semplice luogo comune, ma reale e fortemente sentito dall’atleta. Questa nobile motivazione, che segue le ragioni del cuore e non del portafogli, ha giocato un ruolo importante anche nelle dichiarazioni di Lavezzi. Il beniamino dei tifosi napoletani, osannato a luglio in occasione del suo ritorno al San Paolo in maglia Psg, ha spesso ribadito il proprio amore verso la piazza napoletana. Poco meno di un mese fa l’argentino ha riaperto le ferite dei tifosi azzurri in un misto di speranza irrazionale e dolore provocato da una partenza ancora mal digerita, lasciando aperta ogni porta con un “pourquoi pas?” in risposta alla domanda di un giornalista. LEGGI QUI

Napoli è una città romantica, i tifosi partenopei amano alla follia i calciatori che danno tutto per la maglia azzurra e amano che questo amore sia ricambiato dai calciatori. Il quesito che vorremmo porre a questi due grandi campioni è però il seguente: “Se amate così tanto le sensazioni che vi regala l’ambiente di Napoli, se sapete che qui c’è un progetto solido e una società che lavora per un futuro roseo… perché avete lasciato Napoli?”. È innegabile che il Napoli abbia fondato un nuovo ciclo su queste due cessioni oltremodo remunerative, ma se è il cuore, e non i soldi, a guidare le scelte di questi ragazzi, sicuramente le cose potevano andare in modo differente ed oggi Cavani starebbe festeggiando il proprio duecentesimo gol in maglia azzurra insieme a un Lavezzi con la fascia di capitano al braccio. Questo sembra un sogno, invece è solo una storia che non vedremo mai. Non ci sono le condizioni affinché accada e continuare a tenere aperti spiragli che vengono puntualmente chiusi dalla società è solo una scelta di cattivo gusto verso un popolo che ha un rapporto viscerale verso la propria squadra di calcio e alcuni calciatori. Lavezzi e Cavani hanno fatto parte di questa cerchia ristretta, ora sarebbe il caso di accontentarsi dei bei ricordi.

Articolo di Valerio Intermoia

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