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Bellinazzo: “Così l’Atletico Madrid ha scalato le vette del calcio europeo”

Bellinazzo esperto di economia sportiva

Il noto ed esperto giornalista de “Il Sole 24ore” Marco Bellinazzo analizza l’aspetto finanziario di Juventus e Atletico Madrid avversarie questa sera in Champions League.

Secondo Bellinazzo è una sfida che va al di là dell’aspetto prettamente sportivo.

Vi proponiamo un estratto dell’articolo di Bellinazzo che è possibile leggere in versione integrale su portale del quotidiano “Il Sole 24ore” cliccando QUI. 

“Se il Cholismo ha fatto grande l’Atletico Madrid in campo, i fondi di investimento prima e i cinesi di Wanda poi lo hanno rafforzato fuori.

Il bilancio al 30 giugno 2018, nella stagione conclusa con la vittoria dell’Europa League, ha visto infatti l’Atletico Madrid raggiungere il record di fatturato, al netto di plusvalenze per circa 25 milioni, di 354 milioni. La Juventus senza plusvalenze nella stessa stagione è arrivata a poco più di 400 milioni.

Il secondo club della capitale iberica ha aumentato il proprio fatturato in modo esponenziale in questi anni. Ancora nel 2011 i ricavi complessivi erano inferiori ai 100 milioni e la società aveva debiti esorbitanti verso il Fisco (oltre 200 milioni, ora ridotti a un decimo). Performance sportive crescenti, con il successo nella Liga e due finali di Champions League, hanno però determinato un incremento di tutte le entrate.

La scalata dell’Atletico è stata favorita dalla fine degli anni Duemila dai fondi di investimento specializzati nell’acquisto di calciatori attraverso le cosiddette Tpo (ovvero “third-party ownership” e non solo). Grazie a queste ultime e soprattutto alle sinergie con Doyen Sport l’Atletico ha potuto avere in organico giocatori che altrimenti non avrebbe potuto comprare. Questi fondi sono stati messi al bando dalla Fifa dal 1° maggio 2015.

Il merito dei fondi che in molti casi hanno svolto il ruolo di supplenti di sistemi bancari in preda al credit crunch, offrendo una sponda alle realtà sportive medio-piccole. Realtà che sempre più difficilmente ora potranno ambire a fare il salto di qualità e sfidare le big dai fatturati monstre.

In ogni caso, l’Atletico ha trovato un nuovo alleato in Wanda, la holding di Wang Jianlin, tra gli uomini più facoltosi della Cina. A gennaio 2015 Wanda ha acquistato il 20% dell’Atletico per 45 milioni di euro e ha poi donato 15 milioni per la nuova Accademia del club. Accademia in cui dovranno essere formati le nuove leve nonché i più promettenti calciatori dell’ex Celeste Impero. In cambio, questa partnership spalancherà ai Colchoneros il ricco mercato cinese.

Sempre grazie a Wanda è terminata la costruzione del nuovo stadio, il “Wanda Metropolitano” (capienza 68.000 spettatori e con l’82% dell’occupazione dei posti sisponibili n.d.r.), inaugurato il 16 settembre 2017 (per naming-rights dello stadio Wanda Group dal 2017/18 pagherà per 5 anni l’importo di 50 milioni). Se fino a quel momento dallo stadio l’Atletico incassava 35 milioni all’anno, nel 2018 ne ha incamerati 56,7, più o meno quanto la Juve dall’Allianz Stadium. 

I ricavi da abbonamenti e soci, in particolare, sono aumentati del 60%, da 26 a 41 milioni. La struttura proprietaria dell’Atletico Madrid conta infatti una base associativa di 122mila soci (con 56mila abbonati) che tuttavia detiene una quota inferiore al 10% del capitale. L’azionista di maggioranza relativa è Don Miguel Ángel Gil Marín che possiede il 46%. Don Enrique Cerezo Torres è proprietario invece del 15%. Mentre i cinesi di Wanda sono usciti dal capitale avendo ceduto l’anno scorso la partecipazione a Quantum Pacific che ora detiene il 32% del capitale.

Sempre nella stagione 2017/18 i ricavi dell’Atletico per i diritti tv nazionali ammontano a 110 milioni, in linea con quelli della Juve. La campagna europea l’anno scorso ha fruttato per la Champions 31,7 milioni e per l’Europa League 16,6. I proventi commerciali sono saliti a 72 milioni (+36% rispetto alla stagione 2016/17) grazie ai nuovi contratti e ai rinnovi con Hyundai, Nibank, Plus500, Coca Cola e La Caixa. Il contratto di sponsorizzazione con la multinazionale PLUS500 valeva già 42,5 milioni all’anno.

Nel 2011 tra ingaggi e ammortamenti si spendevano meno di 90 milioni annuali. Nel 2018 il costo del personale tesserato è salito a 178 milioni, cui vanno ad aggiungersi 51milioni di plusvalenze.

La rosa dei Colchoneros (che hanno più di 900 dipendenti tra giocatori professionisti, dirigenti e impiegati) costa 229 milioni. Quella della Juventus costa al 30 giugno 2018 (quindi prima dell’era Ronaldo) 229 milioni (86 di ammortamenti e 143 di stipendi per il personale tesserato).

Sui conti del 2018 pesa in positivo il contributo straordinario di Wanda Madrid Investment che il 20 marzo 2018 ha elargito un contributo volontario non rimborsabile di 47 milioni per sostenere il “Proyecto de Academia” e lo sviluppo del “Wanda Future Star Program”. Così si spiega un utile di circa 5 milioni raggiunto al termine della scorsa stagione rispetto a costi operativi, ammortamenti inclusi, superiori ai 360 milioni. Nelle ultime cinque stagioni l’Atletico ha maturato utili per 27 milioni. La Juventus di 23 milioni”.

Fonte Sole24ore.

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