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Bertolucci: “Nel calcio si parla di rischio default e poi vedo cifre incredibili. Commissioni per gli agenti? Il problema è chi gliele paga. Mi sarebbe piaciuto Vlahovic al Milan”

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto l’ex tennista Paolo Bertolucci.

“Berrettini è partito male, 0-2 all’inizio del primo e del secondo set contro un Nadal che quando inizia così non si ferma più. Tanto di cappello a Nadal che ha dimostrato ancora una volta di essere un giocatore fenomenale. Complimenti comunque a Berrettini che è stabilmente tra i migliori al mondo e questa è una medaglia importante per il tennis italiano. Gli Australian Open lasciano un’eredità preziosa, due italiani tra semifinale e quarti. È il momento d’oro del tennis maschile italiano. Noi, Canada e Russia siamo le tre nazioni più forti a livello mondiale. Per quanto riguarda Djokovic resta che ci sono delle regole che devono rispettare tutti.
Richieste di ristori in Serie A? Sinceramente non capisco: l’anno scorso i vari Djokovic, Nadal per agevolare quelli meno forti, la Serie B-C del tennis, hanno accettato la riduzione del 50% delle vincite dando così sostegno ai non big. Nel calcio tutti chiedono aumenti di stipendio. Poi leggo che il calcio rischia il default. E successivamente leggo cifre incredibili.
Commissioni per gli agenti? Il problema è chi gliele paga.

Milan? Mai vista una tifoseria che si piange addosso come quella rossonera. Negli ultimi due anni siamo stati primi o secondi in classifica e si è parlato solo di disastri.

L’Inter vince? Sono stati bravi loro. Nella vita dovevamo fare i procuratori, non ci abbiamo capito nulla. Se Kessié chiede 8 milioni come fai a far accettare a Theo Hernandez a 4? Io Theo non accetterei. A me sarebbe piaciuto se il Milan avesse preso Vlahovic ma se non si sono inseriti vuol dire che quei soldi non possono spenderli.”

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