Si è parlato di tante cose nella parentesi tra Champions e Bologna.
Giudizi, previsioni, ipotesi: Tutte considerazioni personali.
L’unica notizia certa è stata sfiorata se non ignorata.
Brutto segno così abitua a tutto.
L’uomo è un animale adattivo, alla lunga per sopravvivere si modella al sistema che lo contiene, dopo qualche rigurgito di ribellione iniziale.
Trasformare in consuetudine l’eccezionale è uno strumento utilizzato dal potere in ogni ambito, anche in quello, apparentemente banale del calcio.
Di che parliamo?
Del divieto di trasferta imposto ai tifosi napoletani residenti in Campania,
La motivazione istituzionale la conosciamo a pappardella, perché è breve, succinta e compendiosa:
Motivi di ordine pubblico.
Quattro parole inappellabili che giustificano l’ingiustificabile e limitare la libertà di tutti per eliminare qualcuno.
Alla faccia delle schedature e delle tessere tra l’altro pagate.
A margine una considerazione sulle dichiarazioni del Sindaco di Bologna che avrebbe detto:
“Cari tifosi del Napoli questa volta ci mancherete”.
Questa volta? Perché? Le altre era contento di non ospitarli?
La comunicazione è materia complicata e scivolosa per troppi.
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