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Calcagno, pres. AIC: “Riapertura stadi respinta per ciò che accade nel Paese”

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A Radio Marte, nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete”,è intervenuto Umberto Calcagno, Presidente AIC ad interim.

A seguire le sue parole, dove parla della riapertura degli stadi e dei tamponi:

I nostri protocolli sono stretti e hanno dimostrato di funzionare. C’è preoccupazione ma anche il fatto di ricominciare una nuova sfida, sapevamo che avremmo dovuto convivere con il virus. Riapertura stadi? In questo momento la situazione viene respinta non tanto per difficoltà del nostro mondo ma per tutto quello che accade nel nostro Paese.

Tamponi ogni 7 giorni e non 4? Noi non abbiamo ricevuto lamentele a riguardo, quanto più richieste di informazioni. Il calciatore ha bisogno di sapere che tutti, anche gli avversari, abbiano fatto il protocollo. Chiaramente se la comunità scientifica porterà questo cambiamento ben venga, vorrà dire che saremo in una fase migliore.

Date pomeridiane? Sono limitate, parliamo di un numero di incontri molto limitato quindi non c’è problematica. Parma-Napoli alle 12:30? Non c’è problema, quest’estate noi avevamo posticipato le gare del pomeriggio, si parlava di luglio e agosto e quindi di temperature differenti rispetto a ora. Cinque sostituzioni? Una richiesta che facevamo da anni, indipendentemente dalla situazione emergenziale di quest’anno.

I top player hanno un numero di partite che sta sempre aumentando, una volta superata questa fase si dovrà comunque ragionare sugli incastri tra campionati nazionali, competizioni europee e gare delle Nazionali. Ben vengano quindi i 5 cambi, c’è una bella differenza tra fare 90 minuti e farne 60.

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