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Callejon: “La mia sfida speciale. Il Real mi ha reso ciò che sono ora”

L’attaccante spagnolo ha rilasciato un’intervista esclusiva alla UEFA.

Josè Maria Callejon oggi compie 30 anni. Per l’occasione la UEFA ha deciso di intervistarlo, approfittando anche dell’imminente sfida tra Napoli e Real Madrid, club nelle cui giovanili Callejon è cresciuto per poi, dopo il prestito all’Espanyol, approdare in prima squadra grazie a Josè Mourinho.

Quando sono arrivato al Real uno dei giocatori che mi piaceva di più era Figo. Poi due o tre anni dopo arrivò Ronaldo, il fenomeno: tutti eravamo incantati a guardarlo. Lasciai il Castilla (squadra B del Real) a 21 anni per andare in prestito all’Espanyol. Avevo voglia di giocare e farmi le ossa.

Dopo una partita che giocammo proprio contro il Real Madrid, Mourinho venne da me a chiedermi se mi andasse di tornare a Madrid. All’inizio risi perché non riuscivo a crederci, ma poi mi chiamarono davvero. Il ritorno fu una sensazione unica, specialmente perché tifavo il Real da quando ero ragazzino. Era il club che guardavo in TV e per cui sognavo di giocare. Tornare fu speciale. Sentivo il sostegno sia dei compagni che dei tifosi, sono stati due anni veramente speciali.

Sono tornato a Madrid sperando di giocare il più possibile ma anche sapendo che non sarebbe stato facile con quei giocatori in rosa. Quindi ho cercato solo di sfruttare al meglio ogni occasione che mi capitava. Ogni volta che scendevo in campo davo tutto per il club che amavo, era un sogno che si stava realizzando dopo tutto. Il Real è un club ossessionato dal vincere la Champions League. Giocare al Bernabeu in questa competizione è un esperienza incredibile.

Al Real ero molto felice, anche se giocavo meno di quanto sperassi. Poi mi chiamò Benitez e mi convinse del fatto che a Napoli avrei trovato molto più spazio. Qui è stato incredibile fin dal primo momento, i tifosi mi hanno sostenuto dal primo minuto e io ho sempre cercato di dare il massimo per ripagarli. Abbiamo fatto cose molto buone, abbiamo tanti giovani promettenti, ma ora dobbiamo fare il salto di qualità per diventare una delle migliori squadre in Europa. 

È bellissimo sentire i tifosi urlare il mio nome, sono davvero il nostro dodicesimo uomo, ci seguono anche in trasferta. Abbiamo giocato un ottimo girone, ottenendo undici punti e vincendo su campi difficili. Ora affronteremo il Real Madrid, non sarà assolutamente facile contro i campioni in carica. Sarà emozionante tornare al Bernabeu, che è un po’ casa mia, e sarò sempre grato al Real per avermi reso l’uomo che sono adesso. Ci saranno tanti familiari e amici allo stadio,voglio fare del mio meglio per difendere i colori del Napoli. Dovremo giocare con personalità e determinazione e non dimenticarci che c’è anche una gara di ritorno. Serve fiducia, possiamo fare bene”.

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