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Calzona: “Ci credo, perché fino a quando la matematica non ci condanna io ci credo”

Dopo la vittoria contro il Sassuolo, il tecnico del Napoli Francesco Calzona ha parlato in sala conferenze.

Ho sempre detto che mi piace una squadra propositiva. Questa squadra l’ha dimostrato l’anno scorso vincendo lo scudettto. I ragazzi si sono messi subito a disposizione, abbiamo migliorato gli allenamenti di giorno in giorno. Hanno capito che bisognava dare una risposta e l’abbiamo data oggi. Dopo il vantaggio del Sassuolo potevamo soccombere e non è successo”.

Crede nella rimonta? “Ci credo, perché fino a quando la matematica non ci condanna io ci credo. Victor dopo la Coppa d’Africa aveva bisogno di ritrovare i suoi ritmi e si è messo a disposzione. Stessa cosa per Kvara che era in difficoltà. A questi giocatori non rinuncerò mai, averli è importante per me”.

Bella connessione tra squadra e pubblico: “Alla riunione tecnica di oggi ho detto alla squadra che lo stadio sarebbe stato colorato d’azzurro e noi eravamo in debito con i tifosi che si sono presentati qui come se fossimo primi. I ragazzi hanno recepito, è stato bellissimo vedere in trasferta un pubblico così che ci ha spinto per 90′”.

Sul lavoro tattico: “Abbiamo lavorato sulle due fasi, gli ho chiesto di non avere fretta e ordine. La fase difensiva non si può fare di fantasia, va fatta di organizzazione, abbiamo avuto poco tempo per lavorare su questo aspetto. Abbiamo lavorato anche sulla fase offensiva, ma lì abbiamo qualità sopra la media e voglio che ci mettano de loro. Non voglio ingabbiare i giocatori, i gli do solo delle indicazioni”.

Si aspettava il Sassuolo così in difficoltà dopo l’1-2? “Dopo aver fatto il 2-1 per il Sassuolo non è stato facile giocare contro una squadra come la nostra. Sicuramente gli abbiamo complicato un po’ di più la vita noi al Sassuolo”.

Su Raspadori esterno destro: “Quando entri in corsa, hai una rosa e devi scegliere una linea. Puoi anche condizionere un giocatore che ha altre caratteristiche. Lui può fare anche l’esterno, col Barcellona mi ha sorpreso la sua risposta. Gli chiesi dove preferisse giocare e mi rispose che avrebbe giocato in qualsiasi posizione l’avessi messo. Sono risposte importanti e di gente che si vuole mettere a disposizione”.

Sono molto dispiaciuto perché c’è stato un lingiaggio mediatico contro Juan Jesus, questo mi è dispiaciuto moltissimo. E’ un ragazzo fanfastico, si è messo dal primo giorno a disposizione dei suoi compagni. Ci siam dimenticati che col Barça ha fatto una partita maiuscola. Dopo tre giorni, come tutta la squadra, non è stata una prestazione di livello. A Cagliari sul gol ci sono stati 5 errori e non colpa di Juan Jesus. Se non ci fossero stati prima quegli errori non ci sarebbe stato il suo piccolo errore. Ama Napoli, mi sta dando una grandissima mano. E’ un ragazzo solare e questo è importante in uno spogliatoio”.

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