Rassegna Stampa

CdS – Luigi De Laurentiis: “Finalmente la B. Cosa cambierei del calcio? La visibilità”

bari de laurentiis

Luigi De Laurentiis ha concesso una lunga intervista al Corriere dello Sport dove parla della sua avventura al Bari, dagli inizi alla promozione in Serie B.

In più, si sofferma anche sul calcio. Di seguito le parti salienti, con l’intervista integrale che si può leggere sul quotidiano.

Finalmente la Serie B, sono stati anni intensi con molte difficoltà. Il campionato di C è molto complicato, soprattutto il Girone del Sud, la soddisfazione è enorme. Ricordo di essere arrivato a Bari a fine agosto e di aver creato una start up in un mese; non c’erano nemmeno gli asciugamani per la squadra che si allenava.

La prima volta con il calcio è stata quando mio padre (Aurelio De Laurentiis) mi disse che aveva acquistato il Napoli. Lanciai le piattaforme digitali del club e ho inventato le maglie, facendo tutto quello che poteva far crescere il club. Se il calcio mi ha attratto totalmente? Assolutamente sì.

Il Bari sarà un mix di giovani e di calciatori in prestito, bisogna guardare al budget che già in Serie C era da Serie B. Multiproprietà? Abbiamo un ricorso in atto e aspettiamo il risultato. Chiediamo di avere il tempo necessario per cedere il Bari. Più facile che vendiamo il Napoli o il Bari? Difficile scegliere, il calcio italiano ha un appeal molto significativo per il mondo.

Se rimpiango il fatto che mi occupo meno di cinema? Sì, lo rimpiango. Ma sto sviluppando tre serie televisive. Cosa cambierei del nostro calcio? La visibilità, venendo dal mondo dei contenuti non sapere dove guardare una partita è incredibile. Cosa succede se il Bari va in A l’anno prossimo? Dovremo essere bravi a trovare la soluzione nel rispetto delle regole.

Non mi staccherei volentieri dal Bari, sarei dispiaciuto dopo quattro anni di impegno. La città ha un potenziale enorme. Il rapporto con i tifosi? Buono, abbiamo oltre un milione di tifosi. Domenica San Nicola pieno? Vediamo di cosa è capace la gente di Bari, sarebbe bello essere in 58 mila anche per dare uno schiaffo virtuale alla Serie A.

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