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CdS – Mancini: “Le mie dimissioni? Non ho ucciso nessuno. Mi dispiace aver letto e sentito certe cose. Faccio tanti auguri a Spalletti, penso che sarà lui il mio successore“

italia mancini

Nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, ha parlato l’ormai ex allenatore dell’Italia Roberto Mancini.

Gli italiani non hanno capito perché lascia la Nazionale, qual è il motivo?
«Perché dopo cinque anni e mezzo può succedere, ne mancavano altri due e mezzo di contratto, era da mesi che ci stavo pensando, forse era arrivato il momento di lasciare, perché quando certe cose, certe situazioni, cambiano all’interno, vuol dire che comunque si sta andando verso la fine. Lo ripeto, non credo di aver ammazzato e di aver mancato di rispetto. Non ho ucciso nessuno. Mi dispiace aver letto e sentito certe cose. Ho sperato di poter andare avanti perché allenare l’Italia mi piaceva moltissimo, però, quando poi le situazioni cambiano e capisci che è arrivato il momento di lasciare, devi anticipare i tempi delle tue decisioni e, ripeto, con grande dispiacere, l’ho fatto. Lo so, il momento, ma c’è anche una squadra che ha fatto la Nations a giugno, non la lascio per la strada e non parte il campionato domani mattina, anche se c’è poco tempo. Quando prepari una Nazionale hai una sola settimana di allenamento. Questo è il nostro lavoro purtroppo, ma non mi sembra giusto tutto quello che ho sentito. Era il momento di lasciare».

In federazione sono offesi. Si sentono parte lesa, siamo a Ferragosto, non è stato un addio usuale alla Nazionale. «È dal 7 agosto che parlo con la Federazione. La decisione è stata presa adesso, ci sono venticinque giorni agli impegni con Macedonia del Nord e Ucraina (non tanti per la verità, ndr). Mi dispiace, certo. Potevo anticipare
di una settimana la mia scelta, questo sì. È quanto mi rimprovero. Le nomine delle nazionali erano state ufficializzate il 4 agosto. Non è passato troppo tempo da allora».

Le motivazioni dell’addio sono legate agli stimoli, alla stanchezza che avvertiva, non solo ai cambi, in parte condivisi e in parte “accettati”, all’interno del Club Italia?
«Le motivazioni sono un po’ tutte. Quando si inizia a parlare di cose che comunque competono al nostro lavoro, è il mio parere, penso sia giusto cambiare. Quando si cambiano delle cose e non si è sempre sul pezzo, è meglio per tutti cambiare. Quindi… Ho cercato di andare avanti per- ché ci tenevo tanto, purtroppo le cose finiscono»

È ancora una possibilità oppure no?
«No… Penso stiano prendendo Spalletti, al quale faccio tanti auguri».

Dunque presto la rivedremo in panchina?
«Mi sono dimesso dalla Nazionale, tornerò prima o poi a lavorare, faccio l’allenatore».

 

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