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CdS – Trentalange: “Riteniamo inaccettabili certe affermazioni di Sarri. Noi non siamo la mafia”

trentalange

Il presidente dell’associazione italiana arbitri, Alfredo Trentalange e il dirigente arbitrale Gianluca Rocchi all’incontro tra l’Aia e i media in Figc hanno risposto alle dichiarazioni di Sarri avute dopo la partita tra la Lazio e il Napoli.

Riteniamo inaccettabili certe affermazioni come quelle di Sarri, poi ci sarà la procura. Ci dicano esattamente a cosa si riferivano. Capisco che ci possono essere strategie di comunicazione, motivo per cui non siamo maturi per andare in tv dopo la partita. Ci dicano esattamente a cosa si riferivano. Noi non siamo la mafia. E la prima cosa che devono imparare quelli che aspirano al potere è di essere capaci di sopportarne l’odio.

Vorrei ribadire, come prima ho detto che non stiamo dando per privilegio ciò che spetta per diritto, cioè la costituzione e il lavoro è un diritto, c’è qualche altro ente, mi avete fatto dire anche il nome prima  che dà per privilegio ciò che spetta di diritto, noi riteniamo inaccettabili questi tipi di affermazioni. Poi ci sarà la Procura, ogni denuncia è annuncio di salvezza. Però ci dicano a cosa si riferivano, se siamo noi gli interlocutori. Con grande serenità. Capisco che ci possono essere strategie di comunicazione, motivo per cui non siamo maturi per andare in tv dopo la partita. Poi ci sono mille modi per dire le cose, c’è un tempo per tutto.”

Rocchi ha poi continuato dicendo:

Noi non diamo per privilegio quello che spetta di diritto, chi fa questo è un’istituzione che non voglio nominare ma nomino e si chiama Mafia. E’ una delle cose che mi ha fatto più male. Posso anche accettare di essere definiti scarsi, anche se non lo condivido, alla fine è una valutazione tecnica.

Pensare però ad un piano B, francamente… Secondo me ha esagerato, lo conosco bene il mister, a caldo ha esagerato, è toscano come me e a volte noi toscani debordiamo nelle cose. La prendo e la metto li, mi auguro di non sentire più una frase del genere, che mette in crisi tutto un sistema. Potete dire ai ragazzi quello che volete, ma non che vanno in campo con chissà quale retropensiero. Lui si riferiva ad un’altra situazione, nella quale potevamo fare meglio. E non c’entra Lazio-Napoli.”

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