Champions League

Champions League, si cambia dal 2024/25. Ceferin: “Al centro ci sarà il merito sportivo”

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Il Comitato Esecutivo della UEFA ha approvato il nuovo formato per la Champions League poco fa, con alcuni cambiamenti importanti.

Per quanto riguarda la fase di campionato della Champions League, le partite sono passate da 10 a 8. Il secondo cambiamento riguarda il criterio di assegnazione di due dei quattro posti rimasti per i club; i due posti saranno assegnati alle Federazioni dei paesi le cui squadre hanno ottenuto le migliori prestazioni nelle competizioni europee in quella stagione.

Inoltre la UEFA aveva ricevuto critiche perché il sistema ricordava molto quello della Superlega; sotto la spinta di leghe, club e tifosi l’organo europeo è tornato sui suoi passi ed è tornata alla modalità per cui tutti i club si qualificheranno alle competizioni nazionali. La UEFA utilizzerà il proprio sistema di coefficienti nazionali per stabilire quali siano i paesi con le migliori prestazioni; coefficiente calcolato dal totale dei punti ottenuti diviso per il numero di squadre nelle competizioni europee.

Le parole di Ceferin, presidente della UEFA

Sulle novità che ci saranno per la Champions League a partire dal 2024/25 si è espresso il presidente della UEFA Ceferin che ha parlato così:

La UEFA ha chiaramente dimostrato oggi che siamo pienamente impegnati a rispettare i valori fondamentali dello sport e a difendere il principio chiave delle competizioni aperte, con una qualificazione basata sul merito sportivo, pienamente in linea con i valori e il modello sportivo europeo basato sulla solidarietà.

Le decisioni di oggi concludono un ampio processo di consultazione durante il quale abbiamo ascoltato le idee di tifosi, giocatori, allenatori, federazioni nazionali, club e leghe per citarne solo alcuni, con l’obiettivo di trovare la soluzione migliore per lo sviluppo e il successo del calcio europeo, sia a livello nazionale che sulla scena internazionale per club.

Siamo convinti che il format scelto trovi il giusto equilibrio e che migliorerà l’equilibrio competitivo e genererà solidi ricavi che potranno essere distribuiti a club, leghe e nel calcio di base in tutto il nostro continente, aumentando al contempo l’appeal e la popolarità delle nostre competizioni per club.

Sono davvero contento che sia stata una decisione unanime del Comitato Esecutivo UEFA, con l’Associazione Europea per Club, le Leghe Europee e le Federazioni Nazionali tutte d’accordo con la proposta fatta. Un’altra prova che il calcio europeo è più unito che mai. La qualificazione rimarrà quindi puramente basata sulle prestazioni sportive e il sogno di partecipare rimarrà per tutti i club.

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