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Christillin (membro board UEFA): “Ceferin non vuol rispondere a De Laurentiis. Infortunio Zaniolo? Dispiace tanto, ma era giusto far giocare le nazionali”

In diretta a Radio Punto Nuovo, è intervenuto Evelina Christillin, membro board UEFA.

“Zaniolo ha avuto una sfortuna terribile. Ho visto la partita, un’ottima partita, per Nicolò una sfortuna nera. Ero allo stadio al suo primo infortunio, e dovrà subire un nuovo intervento per mesi di stop.

Nations League? Ho letto che il presidente De Laurentiis non le manda a dire. Difendo totalmente l’operato della UEFA e del presidente Ceferin, con il massimo rispetto per De Laurentiis.

Sono stata a Lisbona e so cos’ha voluto dire rimettere in piedi tutto, con la maggior prudenza possibile. Si tratta di un nuovo movimento importante, una nuova competizione che porta introiti importanti e permette ai giocatori di ritrovare le nazionali. È comprensibile il pensiero dei presidenti di squadre di club, i giocatori sono il loro patrimonio. I giocatori sono acciaccati ed infreddoliti, malgrado il forte caldo, ma nessuno ha avuto da ridire di loro durante le partite d’Europa e Champions League.

La UEFA ha fatto benissimo a riprendere l’organizzazione della Nations League, altrimenti se ne sarebbe parlato l’anno prossimo. Ognuno poi ha le proprie idee.

Ceferein? Se non ha ritenuto di replicare, vuol dire che ne ha preso atto e che non era necessario alimentare polemiche. Intanto la Nations League va avanti. Se dovesse mettersi a rispondere a ciascuno di loro, potrebbe diventare complicato, con 55 federazioni.

De Laurentiis? Gli auguro di vincere tutto il possibile e che la sua squadra ottenga i risultati che merita.

È sport, è calcio, il successo di uno è quello di tutti. Sarò in Ungheria tra 10 giorni per la finale di SuperCoppa tra Siviglia e Bayern Monaco, la prima occasione per cui, per un test, la UEFA farà entrare nello stadio di Budapest il 30% della capienza. Vogliamo tornare ad un calcio condiviso.

Riapertura degli stadi? Non faccio parte della Lega. In Piemonte la Regione è d’accordo con la Juventus ed ha autorizzato l’apertura delle porte dello stadio gradualmente: da 8.000 fino a 17.000 14 giorni dopo. Il Ministro Spadafora, per il momento, è molto circospetto e posso capire che non può essere fatta una regola per un solo stadio e non per gli altri, anche se mi rendo conto che alcuni sono più capaci di organizzare di altri.

Immagino che tutti sono più che favorevoli ad un rientro graduale dei tifosi negli stadi, ma i contagi non accennano a diminuire: le prudenze vanno conservate al massimo livello.

Inter-Milan con tifosi allo stadio? Se gli organi preposti lo consentono, saremmo tutti ben felici. Ho visto le partite a Lisbona e Torino, non è uno spettacolo esaltante. L’audience televisiva è calata, anche chi le guarda da casa ne risente. È come andare in teatro ed un attore recita senza pubblico. Cerchiamo di salvare il salvabile: sponsor e diritti TV.

Lezioni di italiano a Suarez? Parlo anche lo spagnolo, potrei essere utile (ride, ndr)”.

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