Rassegna Stampa

Ciciliano, Cts: “Il calcio non deve sentirsi al di sopra della legge. Asl di Napoli inappuntabili”

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Fabio Ciciliano, dirigente della Protezione civile e membro del Comitato tecnico-scientifico, ha parlato ai microfoni de Il Mattino.

 

 

“Il protocollo che regola il campionato di calcio, quello proposto dalla Figc, ha subito diverse modifiche da parte del Cts, per consentire ai club di ripartire prima con gli allenamenti, poi con le gare. Non credo sarà necessario ma, se richiesto, vaglieremo nuovamente il protocollo della Figc. Qui, però, c’è un elemento di novità che non può essere sottaciuto, rispetto proprio a questo protocollo: quello dell’intervento delle Asl, in particolare quelle di Napoli.

Le Asl, come è previsto, curano la sicurezza collettiva. Il protocollo deve soggiacere alle norme dello stato. Anche se rendessimo questo protocollo della Figc più severo e stringente non sarebbe mai svincolato al comando di chi deve gestire la cosa pubblica. Un’azienda sanitaria, quella di Napoli, ha fatto quello che è normale fare: non ha obbligato il club azzurro a non partire, ma a non muoversi dal proprio domicilio. Anche il calciomercato è stato l’esempio di queste norme.

Sono stato contattato da alcuni colleghi medici per le problematiche relative al trasferimento di Ounas e Luperto: mi hanno chiesto come è stato possibile spostarli vista la quarantena. Ounas non faceva parte del gruppo squadra, quindi non era identificato come contatto stretto ed è andato subito a Cagliari. Luperto, contatto stretto, è stato in isolamento fiduciario come disposto dalle Asl.

Se un gruppo squadra deve stare in bolla, deve farlo e basta. Sulla base delle evidenze, le Asl prendono i provvedimenti. Il calcio resta e deve restare nell’alveo della legalità, non deve sentirsi mai al di sopra della legge. I dipartimenti di prevenzione delle Asl Napoli 1 e Napoli 3 hanno avuto un comportamento ineccepibile ed inattaccabile.

Il Napoli fuori pericolo di contagio? No. Bisogna attendere 14 giorni dall’ultimo contatto per definirsi tranquilli, questo dal punto di vista epidemiologico. Non conta quando è stata riscontrata la positività, ma dal giorno dell’ultimo contatto stretto. Senza nuove positività non ci saranno problemi per giocare la gara contro l’Atalanta”.

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