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Commisso scherza su Agnelli: “Un povero immigrato come me ora finanzia gli Agnelli”

Commisso Fiorentina

Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha parlato al “Zona Mista” in onda su RTV38. Queste le sue parole.

Il campionato andrà avanti?
“Non ho parlato con la Lega sul futuro del campionato. Io credo che si continuerà. Di questo sta parlando Joe Barone con il resto dei rappresentanti. L’Italia al momento ha una situazione migliore rispetto ad altri paesi. Però sul futuro non ci sono certezze”.

Quando potremo rivedere i tifosi allo stadio?
“Se le cose continuano ad andare peggio come posso aggiornare la situazione e far andare più persone allo stadio?”.

Cosa ci dice dopo un anno alla guida della Fiorentina?
“Quando uno pensa a cosa è successo, tutti gli incontri che ho avuto, il Covid, non mi immaginavo tutto questo. Ci sono stati alcuni momenti belli, altri meno formati da critiche che a volte sono state anche troppo pesanti. Io sento che quando qualcuno che lavora per la Fiorentina viene criticato è come se la critica fosse rivolto a me. Poi io sono in America e non posso replicare. Laggiù io non rilascio tutte queste interviste. Sono due mondi completamente diversi. Uno non può arrivare a criticare e non dare alla persona criticata la possibilità di rispondere”.

Avete commesso qualche errore in questo primo anno?
“Non accetto la critica sul fatto che Chiesa secondo alcuni sarebbe stato da vendere un anno fa. Abbiamo sbagliato su Montella. Sono venuto qui il 6 giugno e abbiamo preso Daniele Pradè. Mi piace dare opportunità alla gente, E’ un mio principio e non voglio rovinare la carriera a nessuna. Se io ti do un aiuto, lo devi ripagare. Vincenzo fece benissimo 3-4 anni fa, mentre con noi non ha fatto bene. Il suo contratto di tre anni forse è stato il più grosso sbaglio fatto. Le cose non sono andate come volevo io, ma la decisione in quel momento non è stata sbagliata. Il mio problema non sono i soldi, ma io non li voglio buttare via. Io li porto ma non voglio buttarli”.

Ci può spiegare cosa è successo con Chiesa?
“Nessuno ha portato davanti a me un’offerta definitiva per Chiesa a suo tempo. Non c’era nessun accordo con la Juve. Ormai Chiesa è una storia passata. Sono deluso per come si è comportato lui, non ho ricevuto nessuna chiamata. Abbiamo dovuto inviare i documenti a Coverciano perché non voleva venire ai campini a salutare. Enrico mi ha mandato un messaggio, ma non Federico. Un povero immigrato è dovuto tornare in Italia per finanziare gli Agnelli vendendo un giocatore in più anni (ride n.d.r.)”.

E’ soddisfatto di ciò che sta facendo per il nuovo Centro Sportivo?
“La politica ha lavorato giusto per il Centro Sportivo. Anche la burocrazia è stata relativa. Abbiamo speso più soldi per accontentare la soprintendenza, ma sono molto contento così. Noi per il Centro sportivo spendiamo il doppio di quanto ho speso per la mia azienda Mediacom in America. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Non posso dirti con certezza che il Centro Sportivo ci possa portare più punti in classifica. Ma con il cs lasciamo un bellissimo ricordo a Firenze. Lo voglio fare io e a modo mio”.

Potrebbero entrare altre figure in società?
“Abbiamo già tante figure in società, vedremo in futuro”.

La Fiorentina ha il settimo monte ingaggi della Serie A, cosa ne pensa?
“Voglio dire a Iachini a Pradè che se abbiamo questo monte ingaggi dobbiamo fare bene e fare meglio. Abbiamo alzato del 40% circa. Io credo in tutti, la squadra quest’anno è forte. La partita con la Sampdoria è stata uno schifo. Abbiamo fatto male. Ma i ragazzi hanno capito. In Italia ci sono i contratti, è più facile per me licenziare una persona sotto contratto”.

Darà ancora fiducia a Iachini?
“E’ giusto dare l’opportunità a Beppe che ha fatto bene, ma come lui, qualsiasi altra persona all’interno della Fiorentina”.

E’ più ottimista per il nuovo stadio?
“Dopo aver sentito certi politici, non mi sono piaciute alcune parole che sono state detto nei miei confronti. Io ho preso un architetto fiorentino per decidere sullo stadio. Se sono io che spendo i soldi dovrei essere io a decidere chi lavora per me come architetto. Rocco se fa lo stadio, deve essere nuovo, da qualunque parte. Un anno fa noi abbiamo presentato un progetto che è stato rifiutato. Mentre ancora non abbiamo proposto niente. Siamo stati impegnati col Centro Sportivo, e poi c’è anche l’opzione Cambi Bisenzio”.

Quali sono le infrastrutture che vorreste costruire con lo stadio?
“Una Hall of Fame, un hotel, sale eventi, suits, anche un centro conferenze. Questi ricavi sarebbero importantissimi per la Fiorentina. Mediamente le prime venti squadre in Europa fanno il doppio dei ricavi della Fiorentina. Penso che comunque costruire uno stadio sarà difficoltoso, non come Bagno a Ripoli. Il sindaco ci ha aiutato a farlo e avere dei terreni di proprietà ci ha aiutato. A volte mi stupiscono i politici quando dicono “Ora sta a Rocco farlo”. Ma sta a Rocco solo se mi date le condizioni per fare ciò che voglio”.

L’obiettivo è l’Europa?
“C’è un famoso motto di Rocco che ancora nessuno a Firenze ha capito. Io non dirò mai bugie, e non farò mai promesse che non posso mantenere. E’ meglio fare meno promesse, e fare meglio delle promesse che hai fatto”.

Il futuro viola si chiama Castrovilli?
“Contiamo molto su di lui e spero che possa restare con noi anche nei prossimi anni”.

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