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Comunicato calciatrici Afro Napoli: “L’esclusione di Titty Astarita è un fatto discriminante che va contro lo spririto olimpico”

Le calciatrici dell’Afro Napoli hanno diramato un comunicato in seguito all’esclusione di Titty Astarita

 

A fronte del comunicato rilasciato dall’Afro Napoli circa la decisione di escludere la capitana della sua compagine di calcio femminile Titty Astarita, “colpevole” di essersi candidata con una lista civica alle prossime elezioni di Marano, in una coalizione comprendente uno schieramento leghista, noi, come squadra tutta, desideriamo esprimere il nostro disappunto e la nostra incredulità in quanto quest’atto di vero e proprio razzismo non ha (fortunatamente) precedenti. Per avvalorare le tesi di tale esclusione, si fa addirittura riferimento a fatti di natura storica avvenuti durante le Olimpiadi, e ad altri più moderni di natura socio-politica. Si passa infatti con una leggerezza quasi disarmante ad elencare avvenimenti storici che evidentemente poco c’entrano con la questione in se (Hitler beffeggiato da Owens, il pugno nero di Smith e Carlos, gli spari sugli immigrati, la nave Diciotti) nel tentativo evidente di sostenere una tesi priva di solide fondamenta. Il riferimento a fatti storici di natura Olimpica ci porta inevitabilmente a dover sottolineare alcune nozioni fondamentali pregne di significato:
-la Carta Olimpica, che definisce il Movimento Olimpico, ha come scopo di contribuire alla costruzione di un mondo migliore e più pacifico educando la gioventù per mezzo dello sport, praticato senza discriminazioni di ALCUN GENERE e nello spirito olimpico, che esige mutua comprensione, spirito di amicizia, solidarietà e fair-play. Alla Carta Olimpica fanno riferimento tutti i regolamenti del mondo sportivo di cui quelli del Coni a cui si piegano quelli della Figc e della LND. La Carta Olimpica cita all’art. art 3 comma 2 che “ogni forma di discriminazione verso un Paese o UNA PERSONA, sia essa di natura razziale, religiosa, POLITICA, di sesso o altro è incompatibile con l’appartenenza al Movimento Olimpico”, aggiunge inoltre all’Art 49 “omissis………I C.N.O. devono indagare sulla validità delle iscrizioni proposte dalle Federazioni Nazionali e VERIFICARE CHE NESSUNO SIA STATO ESCLUSO PER MOTIVI razziali, religiosi o POLITICI o con altre forme discriminatorie”.
– La Carta EUROPEA DELLO SPORT cita nel suo art.4 “che l’accesso agli impianti O ALLE ATTIVITÀ SPORTIVE sarà garantito senza alcuna distinzione di sesso, razza, colore, lingua, religione, OPINIONI POLITICHE o qualsiasi altra opinione, origine nazionale o sociale, appartenenza ad una minoranza nazionale, ricchezza, nascita o qualsiasi altro status.”
L’esclusione della nostra compagna Titty Astarita, capitana della squadra di calcio femminile dell’Afro-Napoli, è un fatto discriminante che va contro lo spirito olimpico e che raggira tutte le norme contro la discriminazione politica previste nei regolamenti italiani dello sport. Titty non ha mai di fatto esternato frasi razziste né ha mai partecipato a manifestazioni contro l’integrazione che, ci preme ricordare, a Marano è già in atto da molti anni avendo questa comunità più volte accolto rifugiati ed esiliati, senza manifestare nessun atto d’intolleranza. Titty è stata esclusa perché il partito dove si candida, una lista civica, è in coalizione con uno schieramento che sostiene Matteo Salvini, il risultato è che tutto quanto di buono o cattivo, di giusto o sbagliato stia facendo il Ministro degli Interni nei confronti degli immigrati, ricade come un macigno su di lei, a cui come conseguenza “illogica” viene privato di giocare a calcio e di potersi divertire facendo sport. Quanto successo è una cosa che nel mondo dello sport mai e poi mai è accaduta e che mai avremmo voluto affrontare. Questo è un grave episodio di intolleranza, che va oltre i principi costituzionali sanciti all’art. 3, e che potrebbe segnare un grave precedente nella storia del calcio e dello sport. In fine vogliamo ricordare che l’Afro-Napoli persegue uno scopo SOCIALE tramite lo SPORT, tale scopo è quello dell’integrazione razziale che la società persevera senza dubbio con capacità e passione, nonostante questo ci preme anche sottolineare che i valori dell’integrazione e la capacità d’inclusione non hanno colore politico ma fanno parte della moralità e della capacità di ogni singolo individuo di riuscire ad aprirsi al dialogo ed alla comprensione del diverso.
Con la speranza di poter tornare presto a rincorrere un pallone
Ex Afro-Napoli United FemminileA fronte del comunicato rilasciato dall’Afro Napoli circa la decisione di escludere la capitana della sua compagine di calcio femminile Titty Astarita, “colpevole” di essersi candidata con una lista civica alle prossime elezioni di Marano, in una coalizione comprendente uno schieramento leghista, noi, come squadra tutta, desideriamo esprimere il nostro disappunto e la nostra incredulità in quanto quest’atto di vero e proprio razzismo non ha (fortunatamente) precedenti. Per avvalorare le tesi di tale esclusione, si fa addirittura riferimento a fatti di natura storica avvenuti durante le Olimpiadi, e ad altri più moderni di natura socio-politica. Si passa infatti con una leggerezza quasi disarmante ad elencare avvenimenti storici che evidentemente poco c’entrano con la questione in se (Hitler beffeggiato da Owens, il pugno nero di Smith e Carlos, gli spari sugli immigrati, la nave Diciotti) nel tentativo evidente di sostenere una tesi priva di solide fondamenta. Il riferimento a fatti storici di natura Olimpica ci porta inevitabilmente a dover sottolineare alcune nozioni fondamentali pregne di significato:
-la Carta Olimpica, che definisce il Movimento Olimpico, ha come scopo di contribuire alla costruzione di un mondo migliore e più pacifico educando la gioventù per mezzo dello sport, praticato senza discriminazioni di ALCUN GENERE e nello spirito olimpico, che esige mutua comprensione, spirito di amicizia, solidarietà e fair-play. Alla Carta Olimpica fanno riferimento tutti i regolamenti del mondo sportivo di cui quelli del Coni a cui si piegano quelli della Figc e della LND. La Carta Olimpica cita all’art. art 3 comma 2 che “ogni forma di discriminazione verso un Paese o UNA PERSONA, sia essa di natura razziale, religiosa, POLITICA, di sesso o altro è incompatibile con l’appartenenza al Movimento Olimpico”, aggiunge inoltre all’Art 49 “omissis………I C.N.O. devono indagare sulla validità delle iscrizioni proposte dalle Federazioni Nazionali e VERIFICARE CHE NESSUNO SIA STATO ESCLUSO PER MOTIVI razziali, religiosi o POLITICI o con altre forme discriminatorie”.
– La Carta EUROPEA DELLO SPORT cita nel suo art.4 “che l’accesso agli impianti O ALLE ATTIVITÀ SPORTIVE sarà garantito senza alcuna distinzione di sesso, razza, colore, lingua, religione, OPINIONI POLITICHE o qualsiasi altra opinione, origine nazionale o sociale, appartenenza ad una minoranza nazionale, ricchezza, nascita o qualsiasi altro status.”
L’esclusione della nostra compagna Titty Astarita, capitana della squadra di calcio femminile dell’Afro-Napoli, è un fatto discriminante che va contro lo spirito olimpico e che raggira tutte le norme contro la discriminazione politica previste nei regolamenti italiani dello sport. Titty non ha mai di fatto esternato frasi razziste né ha mai partecipato a manifestazioni contro l’integrazione che, ci preme ricordare, a Marano è già in atto da molti anni avendo questa comunità più volte accolto rifugiati ed esiliati, senza manifestare nessun atto d’intolleranza. Titty è stata esclusa perché il partito dove si candida, una lista civica, è in coalizione con uno schieramento che sostiene Matteo Salvini, il risultato è che tutto quanto di buono o cattivo, di giusto o sbagliato stia facendo il Ministro degli Interni nei confronti degli immigrati, ricade come un macigno su di lei, a cui come conseguenza “illogica” viene privato di giocare a calcio e di potersi divertire facendo sport. Quanto successo è una cosa che nel mondo dello sport mai e poi mai è accaduta e che mai avremmo voluto affrontare. Questo è un grave episodio di intolleranza, che va oltre i principi costituzionali sanciti all’art. 3, e che potrebbe segnare un grave precedente nella storia del calcio e dello sport. In fine vogliamo ricordare che l’Afro-Napoli persegue uno scopo SOCIALE tramite lo SPORT, tale scopo è quello dell’integrazione razziale che la società persevera senza dubbio con capacità e passione, nonostante questo ci preme anche sottolineare che i valori dell’integrazione e la capacità d’inclusione non hanno colore politico ma fanno parte della moralità e della capacità di ogni singolo individuo di riuscire ad aprirsi al dialogo ed alla comprensione del diverso.
Con la speranza di poter tornare presto a rincorrere un pallone
Ex Afro-Napoli United Femminile

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