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Corbo all’attacco: “Higuain-Juve-ADL, una commedia dal puerile lieto fine”

Ecco “Il graffio” di Antonio Corbo, giornalista de “La Repubblica”.

Higuain è un naufrago che da ieri non vede più sponde. Si allontana la Juventus, che non ha i soldi per comprarlo a prezzo pieno e lo ammette pubblicamente . Oltre le nebbie delle Manica, il centravanti argentino e il suo staff non scorgono più nemmeno l’Arsenal.
Il Napoli allora gli lancia un’idea per riportarlo a casa, superando l’imbarazzo di un tormentato ritorno. Già, Gonzalo che inventerà per far perdonare al fratello Nicolas lo sguaiato strappo di fine giugno che ha aperto il caso?
Si è concluso ieri – si legge su “Repubblica.it” – il primo atto di una sgradevole commedia estiva, classica di un calcio senza più regole. Per ora rasserena i napoletani, elegge vincitore Aurelio De Laurentiis, ma non può finire qui. Altri colpi di teatro si prevedono. Si possono scindere le tre posizioni. Comincia De Laurentiis, con una iniziativa impropria. Telefona lui, il presidente, alla Juve per richiedere Pereyra. Affare che poteva concludere, ma non avviare. Lo stile consiglia di delegare altri: l’amministratore Chiavelli o il direttore sportivo Giuntoli. Ma De Laurentiis lo conoscete, vuol essere protagonista, non dispone quindi di diplomazia intermedia. Non a caso, ieri era assente Andrea Agnelli, il presidente; trattavano al suo posto Marotta e Paratici. De Laurentiis esce quindi allo scoperto, tratta Pereyra sul filo dei 18 milioni, ma si trova ieri davanti ad un suadente Marotta. In sintesi: sì per Pereyra, ma la Juve vuole anche Higuain, fermiamoci a parlare di tutto e tutti. De Laurentiis vince chiudendo i giochi: non cede Higuain se non per 94 e rotti milioni, ma deve rinunciare a prendere Pereyra.
La Juve, adesso. Esce da un sogno impossibile. Smaltire doppioni e prendere a basso costo Higuain per allungare le mani sulla Champions. Si era illusa. Ma dietro il progetto fallito appare l’ombra di un mediatore: portare Pogba al Manchester United e piazzare Higuain a Torino. Lo stesso personaggio avrebbe soffiato la notizia venerdì scorso, per accelerare le trattative. La Juve sapeva che il Napoli ha acquistato poco (Tonelli, Giaccherini, Santon, ancora in dubbio tuttavia) e sperava di rifilare giocatori graditi a Sarri. Ma De Laurentiis sapeva invece la verità più scomoda che frena la Juventus: un club con fatturato di 385 milioni, per un ventinovenne, non può impegnarne in un solo colpo 160 tra acquisto e 4 ingaggi lordi. Higuain, infine. Se il fratello non gli trova una squadra all’estero, è ad un bivio: non tornare a Napoli e far scoppiare un caso o prenotare fin da oggi un jumbo per essere a Dimaro il 25 luglio, lunedì. De Laurentiis gli ha lanciato la scialuppa: condanna Nicolas che dice di non aver mai sentito perché è un agente, assolve Gonzalo che è in vacanza e non sa nulla. Puerile come lieto fine, ma può andar bene così.

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