Rassegna Stampa

Coronavirus, caos per i test sierologici. Un medico che lavora in stazione: “I viaggiatori positivi sono sempre di meno”

coronavirus

Il Mattino parla della situazione relativa ai test sierologici per capire se una persona è infetta da Coronavirus. A causa della privacy, c’è un po’ di confusione.

Per effettuare il test sierologico, bisogna chiamare uno dei centri privati abilitati e pagare una somma tra i 30 ed i 60 euro. Un esame che può dire molto, ma che vede complicarsi la strada per essere fatto.

Questo perché i dati dei soggetti da trasmettere alla piattaforma Sinfonia sono soggetti alla privacy, ed in più gli stessi soggetti sono chiamati dalle Asl per essere sottoposti ad un’improvvisa quarantena. Un danno, quest’ultimo, che dopo due mesi di quarantena può essere importante se si sta cercando di riavviare la propria attività.

Ciò porta ad un disincentivo nell’effettuare dei controlli per conto proprio. Inoltre Il Mattino riporta la testimonianza di un medico che opera in stazione, a Napoli:

Nei primi giorni ci sono stati molti controlli e vedevamo che molte persone, con sintomi, erano poi sottoposte alla quarantena. Dal 4 maggio la situazione è cambiata, con sempre meno casi di positività; solo una volta è capitato un extracomunitario che aveva febbre alta e difficoltà respiratorie. Lo bloccammo, sottoponendolo a controlli e poi fu condotto in un CoVID Center.

Comments

comments

Ultimi Articoli

To Top