Scuola di Giornalismo Sportivo

Corso di giornalismo sportivo: Napoli: storia di un’annata indimenticabile che vale la Champions

Tommaso Allocca, partecipante al,corso organizzato da 100x100Napoli, ha analizzato la stagione azzurr dei record.

Riavvolgendo il nastro del campionato del Napoli culminato con la qualificazione in Champions League ci si imbatte in un saliscendi di emozioni degni di un film di Alfred Hitchcock. Eppure a voler giudicare il mattino dal buongiorno lo scetticismo dilagava in città su Sarri. Non di certo sulla persona ma sulle sue capacità di allenare a grandi livelli. Molti lo ritenevano inadatto per una piazza che ambiva a tornare ai vertici in Italia ed in Europa. Dopo il deludente quinto posto ed il tramonto del sogno beniteziano imperava un anno fa una sola parola: ridimensionamento. La stessa riecheggiava in ogni salotto pubblico e non, in ogni vicolo ed in ogni bar della città e risuonava come un oscuro presagio di mediocrità. L’inizio stentato della stagione non autorizzava pensieri diversi. Sconfitta col Sassuolo in trasferta, pareggio casalingo con la Sampdoria e ad Empoli, con 5 goal presi in totale. Esonero!!! Questa era la ricetta secondo tutti o quasi, in preda allo sconforto ed alla disperazione. Unica voce autorevole a riequilibrare miracolosamente gli umori, le carte in tavola, è stata quella del patron Aurelio De Laurentiis: “Sarri non si tocca , diamogli tempo”. Un giorno all’improvviso il punto di non ritorno, quando tutto sembrava perduto e solo una sterzata poteva invertire la rotta di una barca in piena tempesta. Dinanzi ad uno stadio di Fuorigrotta raramente così deserto la svolta: contro la Lazio cambio di modulo e passaggio al 4-3-3. Vittoria per 5-0 ed inizio di un nuovo campionato e di un girone d’andata culminato con il titolo di campione d’inverno. Battute in casa la Juventus, la Fiorentina , l’Inter ed il Milan in trasferta in una partita memorabile alla Scala del calcio. A destare stupore ed ammirazione il gioco mostrato dalla squadra, compatta in campo, robusta in difesa e feroce in attacco. Incredibili gli effetti immediatamente benefic i sortiti da un cambio di modulo. Euforia in città ai massimi livelli, con lo scudetto più che possibile. La straordinaria cavalcata non si è arrestata nel girone di ritorno, subito 5 successi di fila che hanno portato ad otto la striscia positiva di vittorie mai raggiunta neanche con Maradona. Il Napoli è giunto allo scontro diretto dello Juventus Stadium con due punti di vantaggio sui rivali. Partita equilibrata e decisa da una rete dello juventino Zaza ad una manciata di secondi dal termine. Da quel momento qualcosa si è inceppato nell’ingranaggio mentale e tattico degli azzurri. Accusato il contraccolpo è giunto un pareggio casalingo con il Milan, perdendo così l’ultimo treno per tornare in vetta. A quel punto il Napoli ha rinunciato all’illusione scudetto optando per quella più fattibile della qualificazione Champions. Il rendimento ha subito una flessione rispetto all’andata e sono giunte le sconfitte di Roma contro i giallorossi e di Udine, con la reazione di Higuain sanzionata con tre giornate. Una grande impennata di orgoglio del Napoli è stata necessaria per mantenere il secondo posto. La Roma ormai vicina a due punti ha dato un ultimo sussulto al campionato del Napoli. Battuta l’Atalanta con doppietta di Higuain tornato dalla squalifica e la vittoria a Torino contro gli uomini di Ventura sono state degne risposte. Finale in passerella al San Paolo contro il Frosinone, tripletta di Higuain, record di reti mai segnate nel campionato e Champions League diretta raggiunta. Meglio di questo da come si era partiti era dura aspettarselo.

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