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Dalla Bona: “Champions League? Il Napoli se la può giocare con chiunque. Non so perché sia finita la mia storia in azzurro…”

A Radio CRC è intervenuto l’ex calciatore Samuele Dalla Bona.

“La Champions League? Ho letto che De Laurentiis ha messo un premio. È dura, ma c’è la possibilità. La Champions League è una competizione dove non puoi sbagliare neanche dieci minuti perché qualsiasi squadra ti può punire, ma questo Napoli è straordinario e se la può giocare in tutte le competizioni. De Laurentiis è una persona che viene criticata, però è un imprenditore-presidente che da quando c’ero io ad oggi ha sempre fatto bene portando il Napoli in avanti. E credo che ci sia la possibilità di competere fino alla fine. Il Napoli che ho visto quest’anno se la può giocare con chiunque. Se mi rivedo un po’ in Anguissa? Lui è molto forte, credo che sia ancora più fisico di me. Io ho un debole per Zielinski che sta giocando molto bene, ma potrebbe fare ancora meglio perché ha grandi qualità. Da quando è cambiata la regola delle sostituzioni, i cambi sono diventati fondamentali e il Napoli ha grandi cambi. Con amici guardavo la partita contro la Roma e speravo entrasse Simeone che poi ha fatto gol. Quando ero al Milan era molto complicato prendere il posto da titolare con i giocatori che avevo davanti. Io venivo dal Chelsea e anche Ranieri mi disse di non andare al Milan e di restare a Londra per continuare la mia crescita. Quando ti alleni insieme a giocatori come quelli con cui ho giocato al Milan ti rendi conto del livello altissimo. Vialli mi portó al Chelsea, ero legato a lui. Sapevo della malattia, ma pensavo e speravo in un miracolo. Purtroppo quando ci sono quelle malattie anche uomini come lui e Mihajlovic non possono niente. È chiaro che speravo di far di più al Milan, ero convinto, ma non la butto via come esperienza perché ho giocato con calciatori di livello stratosferico. Gollini è un gran portiere e può insidiare il posto anche se Meret è molto bravo. Di Napoli ho sempre il ricordo dell’atmosfera di quando vincemmo la Serie B e arrivammo alle 6 di mattina al ristorante, ho quell’immagine lì e solo bei ricordi anche se purtroppo è finita non so neanche io come la mia storia col Napoli. Segnai in un Lazio-Napoli e dopo non ho più giocato. Con Reja non avevo mai avuto quei problemi che erano usciti, credo sia stata una scelta societaria di Marino”.

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