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Dazn, Superlega anti-Champions: ecco spiegato il sostegno delle big di A. Ma il Napoli non c’è…

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Dazn progetta una Superlega chiusa, stile NBA con 16 squadre dei quattro principali campionati europei. Lo scrive il Corriere dello Sport.

 

Una superlega chiusa, stile NBA, con 16 squadre provenienti da quattro dei principali campionati europei. Questa è l’idea su cui, secondo il Corriere dello Sport, sta lavorando il fondatore di DAZN Leonard Blavatnik e dietro la quale si nasconderebbero le reali motivazioni delle ultime vicissitudini che riguardano i diritti televisivi della Serie A.

Proprio alla vigilia di una giornata fondamentale per il futuro della Champions League (domani in Svizzera si riunirà il Comitato Esecutivo Uefa per decidere il formato della competizione continentale dal 2024), torna a farsi vivo lo spettro della Superlega, tanto invocata dai top club europei.

Dazn, con la Serie A, si è assicurata i diritti di tre dei cinque principali campionati europei (oltre all’Italia, anche Francia e Spagna) e, sempre secondo quanto rivela il quotidiano, ha in mete l’acquisto da Sky (o comunque un accordo con l’emittente satellitare) l’acquisto dei diritti di Premier League e Bundesliga, cosa che potrebbe spianare ulteriormente la strada verso la creazione di un campionato esclusivo per poche elette.

Potrebbe spiegarsi così l’appoggio delle tre big del campionato italiano a Dazn in occasione dell’ultima battaglia sui diritti tv, poiché Juventus, Inter e Milan sarebbero tre delle probabili quattro squadre di Serie A invitate (la quarta dovrebbe essere la Roma). Così come il cambio di rotta sulla questione dei fondi: un “sì” diventato improvvisamente “no” allo sbarco di Cvc, Advent e Fsi, a causa di una clausola nel contratto con la Lega che prevedeva il rimborso ai fondi di una parte degli 1,7 miliardi a stagione in caso di Superlega.

Uno spettro, quindi, sembra farsi più vivo e presente, di una competizione esclusiva, chiusa, europea a cui la Uefa e la Fifa sarebbero ovviamente contrarie. Sedici squadre, 4 per parte tra Inghilterra, Spagna, Germania ed Italia (la Francia si è già tirata fuori), tra cui quelle che hanno favorito e sostenuto Dazn negli ultimi tempi.

Sì, ma non tutte. Infatti sorge una domanda spontanea: il Napoli, in tutto questo, dov’è? Perché De Laurentiis è stato uno dei presidenti a sostegno di Dazn nel corso delle trattative, schierandosi contro i fondi, giocando un ruolo fondamentale nell’assegnazione dei diritti della Serie A per il prossimo triennio alla società di Blavatnik.

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