De Laurentiis: “Il 31 maggio faremo una conferenza stampa sul futuro del Napoli. De Luca è l’uomo del fare, Manfredi l’uomo sfuggente”
Abruzzo e Trentino sono presenti per raccontare i dettagli sui luoghi dove nascerà la nuova stagione azzurra. Ma l’attenzione è sulle parole dette dal Patron del club. Tra l’altro dalle sue parole traspare un raffreddamento sul nome di Conte, come prossimo allenatore del Napoli.
Aurelio De Laurentiis: “Per le novità, aspettiamo il 31 maggio quando faremo una conferenza stampa su ciò che avverrà nel futuro. L’unica cosa che vi posso dire è che mi auguro che il nuovo direttore sportivo su palesi prima possibile (Manna, ndr) per il mercato in entrata e in uscita. Per i ritiri negli ultimi anni siamo passati da 80.000 a 100.000 presenze; per il Trentino mi dispiace che per via degli appuntamenti internazionali, i giocatori torneranno alla spicciolata. A Castel di Sangro ci saranno le 4 amichevoli internazionali. Il Napoli? Stiamo partendo con una ricostruzione totale, occorre investire bene senza avere fretta. Programmando seriamente senza affidarsi alla dea bendata. Sapevo che quest’anno non sarebbe andato come volevamo, che non saremmo stati competitivi. Dopo aver portato lo scudetto dopo 33 anni, ho accettato di vivere questa misera annata; è facile parlare. Quando si lavora si commettono sbagli. Mi sono assunto le mie responsabilità. Chiudo un capitolo e dovremo scriverne uno nuovo. Andremo avanti con grossa passionalità e professionalità. Nuovo allenatore, squadra rinnovata. Stadio? Sono stato un sostenitore di Bagnoli, il primo cittadino pensa al 2032, io devo essere forte nell’immediatezza. Mi sono detto, chi me lo fa fare di andare in quel territorio con tanta incertezza. E se poi c’è il bradisismo? Mi sono messo l’anima in pace. Voglio mettere non più di due anni per rifare il nuovo Maradona. Ho le idee chiare, conto sul supporto del sindaco. A settembre spero di mettere la prima pietra per il nuovo centro sportivo, lo farò, ancora non so dove.
Conte? Ne avete parlato voi, io non ne ho mai parlato. Ne ho parlato a novembre, poi mai più. Quando chiamai Sarri, veniva dall’Empoli, mi hanno scritto gli striscioni contro, quando presi Spalletti dopo il terzo posto gli rubarono la macchina, stiamo calmini.
In ritiro se ci saranno i manifesti di Kvara? Di Osimhen? Chi vivrà vedrà. Abbiamo comprato giocatori a gennaio, vedi Ngonge, che ho voluto fortemente. Non mi sono mai tirato indietro e ho fatto investimenti. Le valutazioni poi si fanno su chi ti è di fianco per apportare dei correttivi. Tutto quello che è accaduto fino ad oggi fa parte del passato. Deluso? Non lo sono mai. Io ho sempre vinto, se qualche film non è andato bene, ho tratto comunque qualcosa. Come società il fatto di avere comunque i bilanci in ordine per me è motivo di orgoglio. Previste tante altre figure oltre il direttore sportivo. Il nuovo capitolo? I cambi tattici? Dipenderà dal nuovo allenatore. Con Lega inesistente, Federazione idem, Sky e Dazn che potrebbero fare meglio. Se incassiamo sempre meno diventa faticoso negli anni essere competitivi. Spesso sono nell’imbarazzo per l’incompetenza. Kvaratskhelia? Contratto che scade nel 2027 o 2028 sono serenissimo. Di quale errore farò tesoro? Non temporeggiare su chi vuole andare via, come Giuntoli. Tudor? Voleva due anni e non me la sono sentita di legarmi anche per la nuova stagione. Non siamo andati in Champions? Non importa, nasce da qui il nuovo ciclo. Io? Mai pensato di mollare”.
Così Tommaso Bianchini, direttore Marketing: “Dal 12 al 21 luglio ritiro a Dimaro. Dal 25 luglio al 10 agosto ritiro in Abruzzo: il 28 luglio esordio come di consueto con Adama Demirspor, il 31 partita con una squadra francese, il 3 agosto gara con il Girona, poi ultimo match ancora da decidere. I biglietti usciranno con largo anticipo e stiamo selezionando anche la distribuzione televisiva“.